Lettera aperta ad un amante, le confessioni erotiche della scrittrice Tinta

tinta

Ossessione, perversione, passione, schiave di se stesse e degli altri, desiderio infinito. Questo e altri argomenti, sono presenti nel libro “Lettera aperta ad un amante” (Wip Edizioni) della scrittrice Tinta. Una lunga lettera, sentita, senza limiti e tabù, la passione di lei, la freddezza di lui come solo il carattere di una vera donna e di un vero uomo possono avere. Due figure diverse, opposte, che si attraggono ma non si capiscono. La protagonista vive tra erotismo, sesso perverso, e paure, timore di sbagliare o non essere all’altezza. Ci sono schegge che hanno il colore del rosso, Tinta sa bene cosa vuol dire desiderare qualcuno che non è come vorrebbe.

La prima cosa di te che ho conosciuto, del tuo corpo, intendo, è stata la lingua, sono state le tue labbra. Le hai fatte scorrere lungo il mio braccio nudo, su, sino al collo e dietro le orecchie. Io ridevo come una stupida: non capivo, dal principio, cosa stesse accadendo. Ci conoscevamo troppo bene per credere che fosse uno scherzo, un gioco. Troppo bene per credere che fosse una cosa seria. Avrei voluto fermarti allora. Non l’ho fatto.

Questo libro è una confessione aperta a colui che ispira parole e pensieri, ancora dopo tanto tempo. Colui che forse resterà per sempre nei ricordi o continuerà a far parte di una vita. Si notano le varie sfumature che concentrano una donna sicura di sé e dei suoi sentimenti, e un uomo sicuro di sé nei suoi cedimenti, ma non nel suo completo volere. Si può lottare ma non a senso unico.

Mi hai preso il braccio senza smettere di baciarmi. Mi è sembrato un bel gesto: mi sono sentita desiderata come non mai. Quando ho sentito che le tue labbra scendevano lungo il mio corpo mi sono coperta il viso con le mani. Un attimo di pudore. Mi stavi scoprendo, stavi mettendo a nudo la parte più intima di me: non mi riferisco solo al mio sesso, che ora fremeva tra le cosce ancora serrate. Stavi scoprendo la mia anima, stavi scoprendo il desiderio represso per tanto tempo, che ora, di colpo era libero di esprimersi.

“Lettera aperta ad un amante” è un libro che va scoperto piano piano tra le sue parole, dove Tinta ci accompagna nel percorso del peccato.

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