Videogiochi erotici? Quasi… ed il controller cambia utilizzo

Non parliamo dei controller del piacere ma di un vero e proprio videogioco per la nota piattaforma Nintendo Wii sviluppato per un pubblico più adulto. Sebbene sia etichettato per i maggiori di 12 anni va da sé che “Osè. Che fai ci provi?” di Ubisoft sottintenda molto di più di quello che vuole far credere comunemente.

O almeno è quello che promette il trailer del gioco, che vi postiamo alla fine dell’articolo.

La palestra, la sala da ballo ed il campo da golf sono ormai superati: questo è il messaggio di questo controverso titolo che già sta facendo mormorare diverse associazioni di genitori. Perché né più né meno, spingerebbe i giovani e coloro che decidessero di intrattenersi con esso, ad una naturale conclusione di natura sessuale.

A quanto pare, con l’evolversi dei tempi e delle esigenze della società, anche le case di produzione di videogiochi hanno deciso di cambiare in parte rotta e la Ubisoft, società francese, ha deciso di  essere pioniera in questo senso. Ed è evidente che “We dare”, questo il suo titolo originale, non è pensato per tutta la famiglia.

Non si tratta di un gioco erotico in grafica, non cadete nell’errore di prenderlo come tale. Ma se giocato in coppia, diciamolo con tutta coscienza, può aiutare a scaldare gli animi, soprattutto se prende in considerazione l’idea di mettere in atto dal vivo la naturale conclusione di ciò che viene suggerito senza mezzi termini a livello virtuale.

Si parte da un gioco innocente come quello di mordicchiare una mela in due, fino ad arrivare allo spogliarello tra amici e ad un giocoso ed innocente spanking. Si tratta di minigames trasgressivi, circa 40, da effettuare anche in gruppo.

La società ammiccando sostiene che il controller potrà essere usato “in modi che non avresti mai pensato”. Onestamente la fantasia conduce su sentieri davvero inesplorati, ma rimane il fatto che “Osè” rappresenta forse il primo gioco canonico messo in commercio ad esprimere quel pizzico di sensualità in più che in tale campo decisamente mancava.

Condividi l'articolo: