Sesso e disabilità: donna forniva sesso a chi non riusciva a farlo

sesso a pagamentoQuella che stiamo per raccontarvi è una storia di sesso. Ma di quelle davvero particolari e per tutta una serie di motivazioni. A breve nei cinema statunitensi, uscirà una pellicola incentrata sulla vita di Cherly Cohen Greene,  una donna che ha fatto della sua vita una professione. E’ una partner surrogata che vive /viveva fornendo il sesso alle persone che non riuscivano ad avere rapporti intimi. La frenchezza è necessaria: una psicoterapeutica del sesso o una prostituta?

Tralasciando il particolare del film in uscita infatti è questa la domanda che tutti si pongono. La donna, che ha raccontato non molto tempo fa la sua storia al San Francisco Chronicle ha per 38 anni aiutato ogni tipo di clientela, dai celibi ai sposati. Anche persone che fino al momento della consulenza con lei non avevano mai avuto un rapporto sessuale.  Tra i suoi “curati” vi è anche il noto giornalista e poeta statunitense Mark O’Brien, scomparso nel 1999 il cui rapporto di “sesso surrogato” è stato di ispirazione per la sceneggiatura portata in scena.

Ancora oggi, a 67 anni portati davvero bene, la donna continua a lavorare come “partner sostituta” nel suo studio di Berkeley. Sebbene un po’ di incredulità nei confronti della notizia è comprensibile, non bisogna pensare che la donna si prostituisca “tout court”: si è infatti preparata al lavoro frequentando corsi di sessuologia, imparando la focalizzazione sensoriale e imparando ad interagire con persone affette da patologie di diverso tipo tra le quali figurano l’eiaculazione precoce, l’impotenza, la mancanza di desiderio, fino ad arrivare ad “impedimenti” ad una vita sessuale soddisfacente facenti parti del mondo della disabilità.

Psicoterapia e prestazioni sessuali unite in un mix unico. Forse è questo il modo migliore per descrivere il lavoro della donna. Particolare, insolito, ma a quanto pare funzionale e funzionante sia per lei che per i clienti. Una definizione davvero difficile da trovare. Insomma, prostituta o meno, ha sempre fatto il suo dovere. A tal punto, da finire in un film.

Photo Credit | Thinkstock

 

 

 

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