Sesso, i contratti dei calciatori

Vogliono fare sesso? I calciatori spagnoli tendono oramai ad affidarsi a dei veri e propri contratti pre-amplesso in modo tale da non rischiare nulla.

Contratti per il sesso?

In ogni caso, se state strabuzzando gli occhi possiamo capirvi benissimo. Ma ancor prima di raccontarvi meglio di cosa si tratta ci sentiamo di approvare in qualche modo l’iniziativa. Soprattutto in tempi in cui il sesso sta diventando, soprattutto in certi contesti, qualcosa di pericoloso.

E per entrambe le parti. Ma andiamo con ordine. A quanto pare in Spagna sta andando di moda far firmare, prima del sesso, dei contratti dove le parti si assumono o rigettano eventuali responsabilità derivanti dal loro intercorso sessuale.

Il romanticismo tanto quanto la libido vengono praticamente gettate alle ortiche, dato che in questi contratti legati al sesso viene stabilito quali pratiche portare avanti. Ed eventualmente alcune “varie ed eventuali” legate a fantasie sessuali.

Nello specifico parliamo di “contratti di consenso propedeutico” al sesso. E la Liga spagnola ne starebbe facendo ampio uso. Questo è quanto è stato raccontato da Miguel Angel Galan, presidente della scuola di allenatori iberica alle telecamere di “Cuatro”.

Si tratta di qualcosa che ha preso piede dopo i recenti scandali in tal senso e le condanne di alcuni giocatori. E’ normale che le squadre vogliano tutelarsi da possibili perdite e cause. E se i calciatori non riescono a rimanere calmi e poco attivi… almeno il contratto sul sesso obbliga loro e le eventuali partner a gestire la questione senza conseguenze per nessuno.

Dobbiamo dire la verità: la clausola relativa allo stupro accidentale ci fa decisamente ribrezzo dato che regolerebbe la “penetrazione non consentita” se “senza colpa e senza intenzione”.

Secondo Galan questo contratto sarebbe in auge in moltissimi club di calcio in Europa.

Niente spontaneità ma protezione

Se non contiamo questa clausola aberrante, il contratto del sesso potrebbe rivelarsi un ottimo strumento di difesa per chiunque coinvolto. Certo, un approccio di questo genere non è il massimo della spontaneità, soprattutto se applicato a del sesso occasionale. Ma il fulcro della questione non è la naturalezza, quanto il fatto di tutelare i contraenti.

I quali dovranno elencare i propri dati sensibili e confermare di provare attrazione reciproca insieme alla volontà di volerla trasformare in una sessione di sesso.

Continuando con una fedele descrizione di quelle che sono le pratiche alle quali si acconsente e quelle che non devono essere eseguite.  Con tanto di questionario bello lungo e approfondito. Voi cosa ne pensate? Fanno bene le squadre a volersi tutelare così?

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