Sesso contro la depressione, quante volte?

Quante volte è necessario fare sesso per combattere la depressione? È una domanda che si sono posti alcuni esperti anche in pieno 2025. Alla ricerca, forse, della formula della buona salute mentale ottenuta con il minimo sforzo.

Un modo per abbassare il rischio di depressione

Anche se, va detto, per come è organizzata la società moderna l’annoso problema è proprio trovare il tempo per vivere una sessualità piena e soddisfacente. Lo sforzo, quindi, non è propriamente minimo. Soprattutto per generazioni di persone che, pian piano, stanno adottando un ritmo sessuale molto più blando rispetto ai propri predecessori.

E non stiamo parlando della piena comprensione e manifestazione naturale di persone che vivono la propria sessualità (asessuali e demisessuali) in maniera differente, regolando i rapporti intimi secondo una dinamica completamente personale. Ci riferiamo al cosiddetto “classico” sesso tra persone con una libido ritenuta normale.

In questo caso, è davvero il contesto di vita, unito a diverse problematiche, a dettare una frequenza più bassa. Ma se vogliamo produrre abbastanza endorfina e ormoni del piacere per contrastare la depressione, qual è il ritmo che dovremmo mantenere?

Negli anni, diversi gruppi di scienziati si sono occupati di questo tema. Recentemente, è toccato ai ricercatori della Facoltà di Medicina dell’Università di Shantou e del Primo Ospedale Affiliato dell’Università di Shenzhen approfondire la questione.

Quante volte fare sesso

I risultati del loro studio, pubblicati sulla rivista Journal of Affective Disorders, hanno confermato che avere una routine sessuale regolare può ridurre anche il rischio di depressione. Ma quante volte “deve” essere fatto?

Analizzando i dati di un campione di oltre 14.000 persone, raccolti tra il 2005 e il 2016 negli Stati Uniti, in una fascia di età compresa tra i 20 e i 59 anni, si è giunti alla conclusione che almeno una volta a settimana può essere sufficiente.

Dedicare almeno una volta a settimana del tempo alla “conoscenza biblica“, con il partner o con chi desideriamo,  può aiutare. Soprattutto i giovani adulti tra i 20 e i 39 anni, a contrastare la depressione. Il calo del rischio osservato è stato del 24%.

Un numero che potrebbe invogliare all’attività sessuale ma che ovviamente va preso per quello che è.
Se il sesso viene vissuto come un obbligo, infatti, vengono meno proprio quei benefici, fisici e psicologici,  che dovrebbe generare. Gli stessi scienziati, autori della ricerca, hanno sottolineato che questo non dev’essere un incoraggiamento a un’attività sessuale indiscriminata.

Ciò che conta è puntare ad avere una vita sessuale soddisfacente che possa coadiuvare e non sostituire il supporto alla nostra salute mentale.

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