Calippo tour, ne avevamo bisogno?

Di questo Calippo tour avevamo davvero bisogno? Prima di continuare spieghiamo di che cosa si tratta. Sotto questo nome, richiamante un ghiacciolo dalla forma fallica ancora in commercio, si nasconde un viaggio di una ragazza alla ricerca di praticare sesso orale.

Un po’ di disagio e preoccupazione

Partiamo da un presupposto molto importante e necessario da sottolineare: qui nessuno è bigotto. E la fellatio è ampiamente approvata, A patto ovviamente che siano prese tutte le precauzioni del caso. Non dobbiamo dimenticare che eventuali virus o funghi presenti sul membro maschile o nella vulva femminile possono essere fattore di rischio per forme cancerose abbastanza aggressive del cavo orale.

Va da sé quindi che l’idea di un Calippo tour condotto semplicemente per tentare la fortuna attraverso i social, senza un minimo controllo, non risulti essere l’idea più furba avuta da qualcuno. Senza contare che se si analizza il fenomeno attentamente e si pensa alla grande risonanza mediatica che i social danno all’iniziativa, diventa impossibile non cogliere quel filo di disagio di fondo che ci fa stranire.

Protagonista del Calippo tour una ragazza, della quale non vogliamo indicare il nickname, che può contare sia su un account Tik Tok e Telegram importanti, sia su un canale OnlyFans dedicato.

Lo ripetiamo: nessun disdegno relativo al sesso orale è coinvolto in questa disanima. Ma quando pensiamo al Calippo tour e al fatto che la ragazza che sta girando l’Italia ha circa 22 anni, ci chiediamo se sia questo l’approccio giusto. Da queste parti non si demonizza il porno. E ci viene più naturale pensare che una carriera dedicata in tal senso potrebbe risultare più protetta.

Non c’era bisogno del Calippo tour

Se si accettano le candidature di chiunque in questo tour a base di fellatio, come si fa a controllare se effettivamente i volontari non soffrano di malattie veneree? La stessa attività su OnlyFans è da considerare più protetta perché generalmente condotta in solitaria.

Intendiamoci: in un mondo dove talvolta non basta nemmeno la laurea per farcela non è il problema la pagina da sex worker per la quale paga regolarmente le tasse. Il problema è ciò che nasce dal tour stesso e dall’idea che c’è alla base.

Perché alla fine non si può essere ipocriti e pensare che non esistano giovani alle quali praticare la fellatio piace. Perché condannare lei e non le altre per la scelta di guadagnarci sopra?

Forse perché la mercificazione pubblica che ne viene fatta punta a sdoganare dei comportamenti che possono rivelarsi molto pericolosi e con conseguenze davvero importanti.

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