Castità, quando è un problema

Parlare di castità diventa importante, ogni tanto, quando si affrontano discorsi di natura sessuale. Più che altro per capire quando essa effettivamente è un problema.

Facciamo chiarezza sulla castità

Scorrendo le cronache non di rado si incontrano articoli che affrontano il tema dei matrimoni bianchi e di come tante coppie stiano insieme senza fare sesso. Chiediamocelo davvero: è un problema in questo caso la castità? Alcuni esperti sosterrebbero che eliminare il fattore sessuale da una coppia potrebbe portarla a essere non equilibrata.

C’è chi sostiene l’opposto. È difficile trovare una quadra sulla castità all’interno di una coppia se non ci basiamo direttamente su quella che è la loro esperienza personale. Non sappiamo cosa li ha portati a questa decisione. Se è qualcosa legato alla volontà solo di uno o di entrambi.

Pensiamo a una casistica che tanto al limite non è come supponiamo, ovvero quella legata agli asessuali o ai demisessuali. In entrambi i casi può nascere un interesse romantico, molto profondo eppure non esserci quella spinta al rapporto sessuale. E non parliamo di qualche stranezza, sebbene per molti possa non essere comprensibile. Parliamo semplicemente di una delle tante sfumature dello spettro della sessualità. In questo caso sarebbe stupido considerare la castità come qualcosa di problematico.

Essa è al contrario critica quando è imposta. Lo stesso concetto valido per i rapporti sessuali ha validità anche in questo caso. Deve esserci consenso.

Spieghiamo meglio: se l’astinenza viene imposta da un precetto, da un ordine, da una pratica sadomaso gestita male è ovvio che debba essere considerata inaccettabile. Questo perché costringe una persona a vivere una condizione che non le appartiene e che non vuole assolutamente gestire.

Ci vuole consenso

Questo tipo di castità è da condannare perché non è voluta dalla persona. Né stiamo parlando di quella legata a voti religiosi, di solito ricercata da chi li prende. Ma se una coppia per via della propria sessualità o per via di un trasformarsi del sentimento o problemi fisici non riesce più ad avere rapporti sessuali, chi siamo noi per giudicare?

È questa la vera domanda che ci si deve porre quando si parla di castità. C’è chi vuole e chi non vuole. C’è chi può e chi non può. Parliamo tanto di questo aspetto della vita personale e non di rado esiste ancora gente che critica all’esempio l’autoerotismo in tutte le sue forme.

Come è possibile che tentiamo di giudicare chi non vuole fare sesso e allo stesso tempo lo facciamo con chi vuole masturbarsi? È sesso anche quello. Di base si arriva comunque all’orgasmo, anzi: forse per quanto riguarda le donne ci si arriva anche di più.

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