Arte erotica: i corpi dipinti di Kim Joon

Kim Joon

Kim Joon è un artista coreano bizzarro e con un forte gusto per la provocazione. Interessato ai tatuaggi e alla body art, Kim Joon si serve spesso del corpo di belle donne per le sue opere d’arte, e le dipinge come se queste fossero delle tele, dei quadri viventi, creando una coreografia erotica affascinante e seducente.

Mi interessano I tatuaggi come metafora di un desiderio nascosto o una sorta di pulsione imprigionata nella coscienza umana. Io vedo la pelle, o in alcuni casi il monitor, come un’estensione della tela. I miei primi dipinti-tatuaggio erano tele tridimensionali a forma di grumi di carne o parti del corpo, come braccio muscoloso. I tatuaggi possono riflettere una realtà individuale o collettiva o un desiderio deviato.

Kim Joon crede nella relazione tra corpo e mente, e tra corpo e anima. Per lui, i tatuaggi sono un mezzo per “marcare” l’anima. Ma il concetto di marchio, è legato anche alla passione dell’artista per le grandi marche, per i loghi e i ricami che dipinge ripetutamente sul corpo nudo delle sue modelle.

Di seguito una gallery dei suoi lavori più sensuali ed inquietanti.

Dakimakura, dal Giappone ecco il cuscino erotico

dakimakura

Un dakimakura è una sorta di grande cuscino giapponese, con una lunghezza che arriva a eguagliare quella del corpo umano. Il nome significa “cuscino avvolgente“, ma è conosciuto anche come cuscino dell’amore perchè alcuni dakimakura vengono venduti con speciali copricuscini con sopra le immagini delle sexy eroine che popolano gli anime e i manga per adulti. L’effetto che si ottiene è bizzarro e al tempo stesso sensuale e conturbante, una via di mezzo tra un gadget per bambini e una bambola gonfiabile più economica.

Molto richiesti in Giappone sono i dakimakura con le stampe di Sailor Moon, oppure di Lolicon, personaggi femminili dall’aspetto fanciullesco, spesso dipinti in maniera erotica. Di seguito una piccola gallery dei dakimakura più sexy.

Come sono nati i primi sex toys? Una breve storia tra scienza e superstizione.

dildo per il trattamento dell'isteria femminile

Anche se è difficile crederlo, i primi sex toys sono molto antichi. Molto diffusi nell’antica Grecia, venivano chiamati “Olisboi” e venduti sulla rotta del Mediterraneo come “aiuto alle signore sole“. Gli Olisboi erano un semplice pezzo di cuoio o di legno, da spalmare con olio d’oliva per lubrificarli. Erano, insomma, una versione primitiva degli odierni dildo, ed ebbero subito un discreto successo, anche se il loro commercio veniva fatto sottobanco. Ma il carattere di segretezza cresciuto attorno ai sex toys, perdurò molto a lungo. Fino all’epoca vittoriana, infatti, la sessualità femminile non era propriamente riconosciuta come tale, e trattata quasi come una malattia.

Il primo vibratore vide la luce nel 1869. Il suo inventore fu il medico psichiatra George Taylor, che costruì una sorta di aggeggio molto rudimentale alimentato dal vapore, che serviva al trattamento di quella che all’epoca era chiamata “isteria femminile“. Essere donna e nutrire un forte desiderio sessuale era infatti considerato un disturbo della mente, ed il massaggio della vulva serviva appunto a dare “sollievo” a quelle povere sfortunate.

Utero in affitto, mamme non per caso

utero affitto

Secondo un sondaggio fatto dalla rivista Donna Moderna,  il 30% delle donne intervistate, è assolutamente d’accordo a ricorrere a una “pancia in prestito'” per avere un figlio, cioè affittare l’utero di un’altra donna, e poi crescere e considerare leggittimo questo bambino nato dall’insolito scambio. Voi che ne pensate? Affittereste mai la vostra pancia? E avete mai pensato di affittare l’utero di un’altra donna? Può sembrare strana la cosa, ma una donna italiana su tre è favorevole all’utero in affitto.

L’utero in affitto è una soluzione per donne che non possono avere figli. In Italia, affittare l’utero di un’altra donna è illegale, ma centinaia di coppie ogni anno vanno all’estero alla ricerca di una donna a cui vengono impiantati ovuli e spermatozoi della coppia donatrice, o solo spermatozoi se c’è un’infertilità accertata della donna, in cambio di un risarcimento economico.

Dall’America ecco il campionato di Air Sex: fare sesso, ma solo per finta

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Dopo i primi, timidi show in alcune città del Texas, finalmente il 26 giugno partirà da Los Angeles il primo campionato USA di Air Sex, che vede i partecipanti impegnati in un singolare torneo di mimo, dove viene simulato l’atto sessuale. In questo senso, l’Air Sex è simile ai tornei di Air Guitar, ma mentre nell’Air Guitar gli sfidanti fanno finta di suonare una chitarra invisibile, nell’Air Sex i concorrenti salgono sul palco e fanno finta di fare l’amore con un partner che non c’è. Naturalmente, possono scegliere una canzone che ispiri la performance, ma una volta partita la musica, hanno solo due minuti per impressionare in modo favorevole i giudici, mimando l’atto sessuale ma con tutti i vestiti addosso.

L’Air Sex nasce in Giappone, nel circuito dei piccoli club, e deve la sua popolarità a YouTube, dove i video delle esibizioni hanno collezionato moltissimi clic in pochi mesi. Visto il successo, si è pensato di esportare lo show anche in America, trasformando l’Air Sex in una vera e propria “disciplina”, con delle regole, ed un proprio campionato.

Se vi trovate dalle parti di Los Angeles, la prossima settimana, fate un salto al club The Echo in Sunset Boulevard e accettate la sfida. Possono partecipare uomini e donne, come potete vedere dalle foto della nostra gallery, a fine articolo.

Ecco i regali per festeggiare il divorzio

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Si chiamano Just Divorced Gifts e arrivano dall’America, proprio come questa Ex-Husband Voodoo Doll, la bambola voodoo per l’ex marito,  e ci sembra perfetta per tirare un po’ su di morale l’amica che ha divorziato da poco. Il suo uso è semplice è intuitivo: ogni volta che l’ex fa qualcosa di sbagliato, possiamo punirlo ficcando qualche spillone nei punti indicati sul corpo della bambola.  Ogni zona colpita corrisponde ad una mancanza, e attorno al bersaglio trovate scritto anche il comportamento corretto che l’ex marito dovrebbe tenere in certi casi. Un esempio?

Sul davanti della bambola trovate le seguenti indicazioni: dammi gli alimenti, passa più tempo con i bambini, paga tu il mutuo, piantala di mentire sul tuo reddito, e naturalmente voglio tutto… non la metà! Sul retro della bambola invece c’è scritto: lasciami in pace, tu pagherai tutte le spese mediche, dì al tuo avvocato di smettere di telefonarmi, e così via.

L’horror erotico di Chad Michael Ward, fotografo e digital artist

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Fotografo e digital artist, Chad Michael Ward ha sempre coltivato la passione per il bizzarro e il lato deviante che è presente in ognuno di noi. Come artista, si è cimentato in molte cose, dalla fotografia ai fumetti, dalla pubblicità ai DVD, dove si è occupato spesso del packaging dei video di rockstar del calibro di Marylin Manson.

Dopo 20 anni trascorsi quasi tutti ad assorbire il bizzarro, il terribile, e il diverso che lo circondava nelle persone, nei libri letti da ragazzo, nei videogame e perfino nei cartoni animati, Chad Michael Ward ha cominciato il suo personale percorso artistico, che fonde erotismo ed elementi tipici dei film horror.

Nel 2002, Chad si trasferisce a Los Angeles dove inizia a lavorare come fotografo per un’agenzia di modelle. Nella città degli angeli trova altre fonti di ispirazione, nel lavoro di artisti come Ashley Wood, Cliff Nielsen, Phil Hale, Jon Foster e, naturalmente del fotografo Joel-Peter Witkin. L’amicizia con il regista David Fincher e i video-maker Chris Cunningham e Floria Sigismondi è uno stimolo in più per coltivare la sua passione per la fotografia horror-erotica.

Di seguito, una breve gallery dei suoi lavori.

Daniel Craig tutto da leccare

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Durante la Settimana Nazionale del Gelato che si festeggia nel Regno Unito, la nota ditta Del Monte, famosa anche in Italia per i succhi e la frutta sciroppata, ha prodotto un’edizione limitata di ghiaccioli a forma di Daniel Craig a torso nudo. Il goloso risultato è un James Bond al mirtillo e al melograno, tutto da leccare.

Il corpo di Danilel Craig è stato scelto dopo un sondaggio fatto su 1000 donne inglesi, che hanno espresso così la loro preferenza: l’immagine di James Bond che emerge dalle acque a torso nudo come in Casinò Royale è stata giudicata la più “appetitosa” fra i modelli proposti.

Jolene Blalock, da Star Trek alle foto hot

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Se amate la fantascienza e in particolare la serie televisiva di Star Trek, allora il nome di Jolene Blalock vi risulterà familiare. Attrice e modella americana, in Italia è conosciuta principalmente per aver interpretato il ruolo del comandante vulcaniano T’Pol nel telefilm Star Trek: Enterprise, conquistando molti fan italiani a causa di un fondoschiena così prorompente che nemmeno la tuta spaziale riusciva a nascondere.

Il fotografo Randal Slevin, in occasione della recente uscita del nuovo film di Star Trek, ha voluto immortalare Jolene Blalock in una serie di scatti a tema maglietta bagnata. Forse per ricordarci che anche a distanza di qualche anno, la Blalock resta la cosa più bollente che sia mai stata vista camminare sull’Enterprise.
La prova è nella gallery che segue.