Sogni erotici, aiutatemi a interpretare il mio

Sogni erotici: c’è chi li chiama sogni bagnati, ma in fin dei conti non sono altro che l’espressione dei nostri desideri più reconditi. Talvolta coinvolgono l’amore della nostra vita, altre semplicemente qualcuno che ci “attizza” parecchio.

In alcuni casi rappresentano l’espressione più diretta delle nostre fantasie. Perché stiamo prendendo questo discorso? E’ presto detto.

Perde la verginità in diretta tv: il caso Nicki Blue

Che la verginità non sia più al primo posto tra le virtù odierne non stupisce nessuno. Anzi, il rapido mutamento dei costumi ci spinge verso una sessualità sempre più libera e aperta anche alle esplorazioni gay, queer, o trans. Tuttavia l’ultimo live show andato in onda sul sito Kink ha sollevato un polverone perché la protagonista Nicki Blue ha accettato di perdere la verginità durante la diretta sulla web tv del sito, il 15 gennaio.

Nicki Blue è una giovanissima modella fetish di appena 21 anni, ma è già un volto noto per gli amanti del Bdsm che sono registrati al sito Kink. Le piace il petting e lo spanking, ma fino a due giorni fa era ancora “casta e pura”, o per meglio dire “intatta”, quando Nicki finalmente ha deciso di infrangere l’ultimo tabù. Ma invece di mantenere la cosa privata, Nicki Blue ha optato per una live cerimony, cioè un vero e proprio show televisivo dove a contendersi la prima volta di Nicki sono stati tre pornostar amatissimi dal pubblico di Kink: Mark Davis, Jack Hammer, e James Deen. Ma ignoro chi sia stato il vincitore, perché ho preferito non seguire la diretta.

Fermo posta: ma il punto G esiste o no?

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Prendo spunto da questo articolo apparso ieri su Repubblica per dire la mia sull’incognita del punto G, che ieri c’era e a quanto pare adesso non c’è più. A fare il tifo per la scomparsa (anzi la non comprovata esistenza) del centro del piacere femminile è un gruppo di scienziati del King’s College di Londra guidati dal ricercatore Andrea Burri. L’equipe di scienziati ha pubblicato una ricerca sul Journal of Sexual Medicine dove si afferma che il punto G non c’è, anzi non c’è mai stato, ma è solo frutto della fantasia femminile. Da qui la polemica.

La ricerca, effettuata su un campione di 900 gemelle ha dato come risultato che è praticamente impossibile trovare prove tangibili dell’esistenza di questa zona erogena, nonostante alcune donne sostengano non solo di avere il punto G, ma anche che la sua maggiore o minore attività sia dipendente da fattori come la dieta o l’esercizio fisico.

Premesso che io non do mai retta ai pettegolezzi, nemmeno a quelli confutati dai nutrizionisti o dal mio basso ventre, io non posso che appoggiare questa saggia conclusione scientifica: per me il punto G è una follia, come folle e ingenuo resta qualsiasi tentativo di analizzare il sesso e i suoi segreti.

Fermoposta: quando a lei piace trans

Miss Trans

La mia donna mi ha confessato che vorrebbe farlo con un trans. La cosa mi ha turbato. (Vincenzo)

Caro Vincenzo, l’argomento è delicato, ma ho scelto la tua lettera perchè mi permette di fare anche alcune considerazioni personali. La prima di carattere grammaticale, è che all’articolo un sarebbe meglio sostituire una, visto che con la parola “transessuale” – abbreviato qui in trans – viene indicata sia una persona non completamente operata, con i genitali maschili “intatti”, sia una persona completamente operata, cioè donna a tutti gli effetti.

La seconda è che questa fantasia sessuale non è così rara come sembra. Sì, anche alle donne piace trans, e l’argomento non deve né stupirci, né scandalizzarci. La persona transessuale racchiude in sé i due estremi dell’universo maschile e femminile, e questo è sufficiente ad innescare per innescare fantasie erotiche molto particolari, ma che fanno presa anche sulle donne. Spesso non è facile ammettere questa forma di attrazione, ma una volta fatto il primo passo, è più facile comprendere la propria sessualità.

Fermo Posta: sesso di gruppo, su Facebook è più bello

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Proposta: 40.000 euro a chi vuole passare un weekend con me e il mio ragazzo. Sesso per 48 ore e poi torniamo perfetti sconosciuti. Questa proposta è valida solo per le ragazze.

Se dubitavate sulla veridicità delle lettere pubblicate su Fermo Posta, lo screenshot qui sopra dovrebbe fugare ogni dubbio. Naturalmente tutti i nomi, tranne il mio, sono stati omessi per rispetto della privacy, ma la lettera è autentica e mi è arrivata tramite Facebook. Così ho pensato fosse perfetta per introdurre l’argomento di oggi, cioè il sesso di gruppo, e più in generale il rapporto tra sesso e internet.

Mi piace parlar chiaro: io non sono contraria al sesso di gruppo, anzi il sesso a tre come viene specificato nella lettera. E’ una delle fantasie sessuali più comuni, per alcuni è addirittura un’esperienza formativa. Il sesso di gruppo, anzi l’orgia, visto che mi piace chiamare le cose con il loro nome, è un desiderio molto popolare anche tra le signore. Stare nudi davanti a un gruppo di persone che sono ugualmente esposte, permettendo a diversi uomini e donne di toccare e penetrare il proprio corpo è qualcosa che fa paura, ma allo stesso tempo è anche incredibilmente erotico. Tuttavia, leggendo questa “proposta indecente” non mi sono sentita per niente eccitata. Anzi, ho trovato la lettera alquanto irritante, per due ragioni.

La prima è che il sesso di gruppo, e il sesso in generale, non dovrebbe mai essere accostato a rozze questioni di denaro. Vabbè, la signorina che ha scritto questa mail probabilmente intendeva dire 4.000 e non 40.000 euro (caspita e chi sei, la figlia del sultano del Brunei?) ma la sostanza non cambia. Il sesso è una cosa, il sesso a pagamento è un’altra, non mescoliamo le carte. E aggiungo, non scopriamo le carte proprio su Facebook, il social network più pettegolo di Internet, a meno che non vogliamo finire nell’edizione della sera di Studio Aperto, tra le tette di Cristina Del Basso e le canzoncine di Laura Scimone.

Fermo Posta: esperienze digitali

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Come chiedo alla mia ragazza se mi mette un dito nel culo mentre facciamo all’amore? (Anonimo)

Una premessa: prima di tutto vorrei ringraziare l’anonimo lettore che con queste belle e delicate parole mi ha fatto rivivere, in un colpo solo, tutta la mia adolescenza, quando sfogliavo i giornaletti tipo Cioè, ed altre amenità del genere. Grazie di cuore, caro “anonimo”, un tuffo nel passato a quest’ora, col caffè, ci sta proprio bene. Ma veniamo al dunque.

Le pratiche anali sono l’ultima frontiera del piacere sessuale, un espediente assai trasgressivo, soprattutto se praticate dalla donna a un altro uomo. Ma non c’è motivo di scandalizzarsi. Più volte abbiamo parlato del potenziale erotico della stimolazione anale, del massaggio alla ghiandola prostatica, che ahimé, si trova in un posto scomodo da raggiungere, cioè il retto. Questa ghiandola può essere stimolata per il piacere di voi uomini, ed è lì che entra in gioco il sesso anale (anche con vibratori e strap on) ed altre pratiche meno invasive come appunto il “dito nel culo”. Ma meno invasive non significa che queste pratiche siano assolutamente indolori. Perciò se la tua ragazza ha l’abitudine di farsi la manicure come Wolverine, e al posto delle unghie ha 10 affilatissimi artigli, fai molta attenzione: la cosa potrebbe anche non piacerti.

Il fascino indiscreto della camporella

sex in car

Alla mia ragazza piace tantissimo fare sesso all’aperto, in macchina, o in posti dove c’è gente. All’inizio mi piaceva pure a me ma ho sempre paura di farmi beccare. Il guaio è che adesso lei non lo vuole fare più nemmeno a letto. Che devo fare?
Mauro.

Riceviamo questa email, anzi questa “richiesta d’aiuto” da un nostro lettore, e con lui inauguriamo la nuova rubrica del “Fermo Posta“, dove proveremo a rispondere alle domande e alle curiosità erotiche che ci sottoporrete ogni settimana.

Cominciamo subito col dire che il nostro Mauro ha un bel problema: la sua ragazza ha scoperto il fascino della camporella e adesso vuole andare a letto solo per dormire. Come darle torto? Fare l’amore in macchina ha i suoi vantaggi: è divertente, trasgressivo, ma soprattutto è spontaneo. C’è la follia del “mordi e fuggi”, i vetri appannati, due corpi caldi che si stringono, la sensazione della pelle che sfrega contro la stoffa dei sedili. Magari molti di voi si stanno mangiando le mani perchè vorrebbero essere al posto di Mauro, e stare con una ragazza che nel bel mezzo di una passeggiata ti sussurra nell’orecchio «sbattimi qui ora e subito». Ma pensateci un momento, sareste davvero così felici se la vostra vita intima non fosse più tanto intima?