Bisessualità femminile, Fergie e le altre

Fergie

L’ultima confessione di Fergie, cantante del gruppo dei Black Eyed Peas, ha creato un altro tormento ai media mondiali e soprattutto si è vista la vasta ignoranza sull’argomento. Di cosa parliamo? Di bisessualità femminile. Da Madonna, Britney Spears, Lindsay Lohan, Angelina Jolie a Lady GaGa, Megan Fox e ora anche Fergie. Ma voi credete che siano le uniche? Prendendo esempio dalle dichiarazioni dei Vip, vogliamo approfondire anche meglio l’argomento.

Intanto ci teniamo a dire che non è una nuova moda delle celebrità, ma di donne bisessuali ve ne sono ovunque, e vuol dire che si è attratti dal sesso sia maschile che femminile. Alcune, vedono uomo e donna allo stesso modo e sono pronte a innamorarsi sia di uno che dell’altra, indipendentemente dal sesso. Altre magari, sono attratte da tutti e due, ma possono essere più orientate verso un sesso, non eslcudendo però l’altro. Capita anche che una donna stia con un uomo, avendo però relazioni anche con donne, o viceversa. Tutto è mirato al rispetto e alla coerenza con chi ci sta intorno, partners compresi.

Racconti erotici: Due donne in due liti

Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Il nostro rapporto respira da alcuni mesi e ancora di ostini a frugare tra le mie “cose”, cercando la tua gelosia che non va via, che non è nascosta tra le mie “cose”, ma domina solo paura, irrazionalità e debolezze nella tua mente. Siamo due donne, due amate, due amanti, due doti che incarnano la semplicità di essere.

Libera di ribellione, ti tolgo la mia borsa e ti chiedo cortesemente di smetterla in quegli atti deliranti che tutto davano tranne piacere. La mia lite era imparziale, la tua volava sulla parzialità. Lo spazio a volte era stretto del mio accorgermi soffocata. Mi hai fatto una scenata che ripercorre altre vie. Siamo consapevoli della nostra situazione e tu tendi a dimenticartene. Riesci ad essere calma anche quando sei infuriata, ma continui a iniettarmi facendo mille domande.

Domenica 17 maggio 2009 è la “Giornata Internazionale contro l’omofobia”

No omofobia

Ci dicono che l’omosessualità si può curare, io rispondo che anche l’omofobia si può curare. (L.C.)

Se l’omosessualità è una malattia, allora l’omofobia è un virus letale, meglio restare malati che morire dentro. Si continua a lottare, e chissà per quanto tempo ancora. Avere “diritti” è un “diritto” di parità e uguaglianza, ci sono stragi peggiori che non perdonano, l’omosessualità non è una scelta, non è una malattia, è la libertà di accettare ciò che si è. L’omofobia non ha senso di esistere. Chi detta le regole? Chi impone schemi? Chi è che obbliga di essere ciò che non siamo? E’ ora di aprire gli occhi e smetterla di fare finta di non vedere, sapere e conoscere. Il rispetto è l’unica regola che deve esistere.

Domenica 17 maggio 2009 è la “Giornata Internazionale contro l’omofobia”, promossa in Italia da Arcigay, in collaborazione con altre associazioni omosessuali. E’ un evento tra gli eventi, in tutto il mondo si organizzano meeting, proiezioni di film, corti, video, concerti, presentazioni letterarie, rappresentazioni teatrali, e tutto ciò che può rendere l’informazione un’arma preziosa di lotta. E’ un farsi sentire e un dare valore alla propria dignità. Arrivata alla V edizione, si continua a urlare “No Omofobia” e a sensibilizzare certi ideali e a lottare contro i pensieri sbagliati.

Feticismo sessuale: jock sniffing e omosessualità

jock sniffing

Con il termine jock sniffing viene comunemente indicata quella parafilia che comporta l’inalazione di odori da sospensori non lavati ai fini dell’eccitazione sessuale. Al contrario di altre parafilie collegate agli odori, la jock sniffing coinvolge solo un particolare indumentoil sospensorio da footballche pertanto diventa un indumento feticcio. Il sospensorio è stato inventato nel 1874 ed è considerato come il più virile capo di abbigliamento sportivo maschile. Il sospensorio pertanto è diventato un feticcio per i suoi “ammiratori”, un talismano, simbolo di virilità, di forza, di vigore e potenza sessuale.

Ma il sospensorio, così come sancisce il simbolo del mito della mascolinità, trattiene in sé anche una forte connotazione omoerotica. Brian Pronger, nel suo libro “The Arena of Masculinity” ci fa notare che, nel sospensorio, le cinghie poste in alto circoscrivono le natiche e scompaiono poi nell’ano, il posto dove “la mitizzata mascolinità incontrerebbe la sua rovina” (cit.)

Basta omofobia, l’omosessualità non è una malattia

Troppo spesso si accomuna l’omosessualità a una malattia o a un grave problema mentale, e sinceramente molte persone sono stanche di sentire ancora certi pensieri. Le vere malattie, molto più gravi, sono ben altre cose. Perchè la società deve obbligarci a vivere male? Cosa cambia se una persona va a letto con un uomo o con una donna? Per molte persone, questo tipo di discriminazioni porta a depressione, e a un notevole stato di malessere. Purtroppo è una lotta che va avanti da tempo, non solo per accettare l’omosessualità, ma anche per farne valere i diritti.

Da anni l’Arcigay, associazione gay e lesbica italiana, combatte contro qualsiasi tipo di omofobia. La politica italiana fa poco per aiutare gli omosessuali, la religione non fa nulla e li annienta, considerandoli delle persone da curare. Non si può rimanere indifferenti a un argomento che riguarda milioni di persone, e non si può vivere sempre con le critiche e senza la propria libertà.

Racconti erotici: Il tempo colpisce ancora (Ultima parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

(Segue dalla Prima Parte)

Il libro in quel momento non esisteva più, cade a terra chiuso dei suoi contenuti e significati. Inizio ad accarezzarla cercando di scoprire delicatamente il suo corpo, mentre lei attua movimenti di estremo piacere al mio tocco. Sentire la sua pelle mi mandava in delirio e l’ho inondata dei miei baci e carezze in tutto il corpo, ora avevo preso in mano la situazione. Le tolgo il vestito attraente che aveva mostrato e mi dedico ad apprezzare il suo collo e il suo seno. Le alzo le braccia, alterno baci sulle sue labbra e sento i nostri respiri concedersi in affanno.

Le lego i polsi al letto e le bendo gli occhi, lei mi guarda stupìta, è una che ha sempre tutto sotto controllo, ma in quel momento doveva solo lasciarsi andare… Legata e bendata inizio il mio gioco di infinita sensualità. Mi spoglio e avvicino la mia nudità alla sua e modello ogni suo centimetro senza fretta. I suoi gemiti si fanno più sentiti e andiamo in delirio in un vortice forsennato di godere, la penetro con le mie dita e spingo nel possederla. Appagate da tanta maestosità arriviamo insieme all’orgasmo, con definizioni che non hanno andamento.

Racconti erotici: Il tempo colpisce ancora (Prima Parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

La conosco da tempo, ci scriviamo e ci siamo viste alcune volte nelle mie visite di lavoro nella sua città. Lei è una modella, io una giornalista e una volta l’ho anche intervistata. Mi sfuggiva capire il suo legame per me e ne fuggivo al fuggire. Lei è indubbiamente una bellissima donna e molto intelligente, e stranamente le nostre conversazioni sono più rivolte all’arte che ad altro. Dialogo con tutti ma sono anche molto schiva, ho paura a relazionarmi con gli altri e non sono invadente. In passato ero quella che faceva sempre il primo passo, anche ora ne faccio, ma indietro, o per niente o mi blocco. Lei sembrava essere molto interessata a me, ma non me ne curavo. Non credo che nessuno sapesse che fosse lesbica, ma neanche io lo sapevo. Era sempre circondata da uomini, mi attraeva la sua determinazione di donna, e la sua estrema sensualità e femminilità.

Mi invita a una festa dove lei istalla anche una performance da cubista con un finale mirato a effusioni lesbo con un’altra ballerina. Io stavo plagiando il mio stato con il mio amato whiskey, e notavo che lei mi cercava con lo sguardo, forse anche per essere sicura che notassi la sua provocazione. Mi trovo a parlare con due tipi molto eleganti, e mi distraggo nell’attenzione. Non mi stavo divertendo e me ne sarei andata non appena qualcuno avesse messo un punto alla conversazione, ma vedendo che nessuno lo faceva, mi sono mostrata io a chiudere il discorso. Composta nella mia educazione, vado a salutarla, ringraziandola dell’invito, lei appare infastidita e nervosa e cerca di trattenermi. Io me ne vado. Mi segue all’uscita e inizia a parlare, irritata del mio comportamento, del fatto che non colgo il suo egocentrismo, il suo sedurmi e il non rispettare il suo essere donna. Stava esagerando, forse da me si aspettava un corteggiamento, o qualche segnale, e io davo solo fumo. Se ne va, me ne vado.

Samantha Fox sposa la sua manager

Non posso continuare a dire “forse” o a smentirlo, è ora che la gente sappia dove sta il mio cuore. Si continua a dire che io sia lesbica. Non so cosa sono, ma sono certa di essere innamorata di Myra. La amo completamente e voglio vivere il resto della mia vita con lei

Vi ricordate la canzone “Touch Me” che negli anni ’80 ha riscontrato un enorme successo mondiale? A cantarla era Samantha Fox. Nata a Londra nel 1966, è stata una icona del pop e sex symbol indiscussa. Ancora oggi Samantha sfoggia una bellezza intramontabile, donna in carriera e innamoratissima della sua manager Myra Stratton.

Le due donne si sono sposate qualche giorno fa e già nel 2003 Samantha confessò pubblicamente di essere innamorata di Myra, e questa sua dichiarazione creò molto scandalo, confermando i dubbi dei media, sul fatto che fosse lesbica. La libertà non è sempre uno scandalo e l’amore non ha sesso e va vissuto con forza e determinazione.

Racconti erotici: Dominatrici Sexiste (Seconda e ultima parte)

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(continua daDominatrici Sexiste (Parte I)

La flessibilità che hanno i nostri occhi, non accetta nessuna forma di creato, ci si avvolge in segreti che solo io e lei possiamo intuire. Il nostro peccato ci illumina di un volere reciproco, che esclude qualsiasi altro tipo di pensiero, spazio e tempo. Le due mistress sono lì a cullare un’assurda e profonda sacralità. Esploro il corpo di lei con i miei tocchi, i miei morsi, le mie carezze, i miei baci. Non mi sarei mai permessa di fare qualcosa che potesse infastidirla, la sua pelle è il mio stimolto di piacere. In quel momento tutto si ferma, solo noi abbiamo senso. I nostri odori devono fondersi di perplessità. I suoi tatuaggi adoravano i miei e dopo il lungo mio presagio incantato, arrivo alla sua bocca, quelle labbra che ho lasciato al tempo, ma che ora vorrei assaggiarne il sapore. I nostri sguardi danno brividi di follia, di pazza voglia di possederci. Ci baciamo di intima onestà, con uno struggente trasporto nel muoverci. Non sento più i minuti, non ascolto più il miraggio, evito di sostenere il cambiamento. Lo schiavo osserva e divora i nostri emendamenti.

Mondo gay: le foto dei pornoattori più belli

Questo mese DNA Magazine, il mensile dedicato al mondo gay più venduto in Australia, dedica la copertina ai pornoattori della Randy Blue, una delle case di produzione di film porno più famose di Hollywood. Tra le sue star c’è anche Leo Giamani, attore con un passato di film hard etero, ora punta di diamante della Randy Blue.

Di seguito, vi proponiamo tutto il servizio fotografico di DNA Magazine.