Il sesso su internet porta alla depressione?


Se trascorri la maggior parte del tuo tempo a cercare video e immagini porno,
probabilmente scrivi per un blog simile a Cooletto, oppure sei tendenzialmente ansioso e depresso.

E’ il risultato di uno studio realizzato da alcuni ricercatori australiani, che hanno definito non sano lo stato mentale dei cyber-sex surfer. Marcus Squirrell, della Melbourne’s Swinburne University of Technology, ha notato che su 1.325 uomini che trascorrono circa 12 ore della settimana sui siti web riguardanti il sesso, un quarto è clinicamente depresso. Il 30% soffre di ansia mentre il 30% è stressato in modo preoccupante. E quanto più tempo trascorrono a navigare nel sexy-web, tanto più i loro livelli di depressione e di ansia tendono ad aumentare.

Sesso su YouTube, le nuove regole

Con un post pubblicato sul blog ufficiale, YouTube ha dettato nuova legge: i video sessualmente troppo espliciti, e quindi volgari, verranno cancellati oppure avranno accesso limitato.

Sono i video definiti sexually suggestive, nei quali l’atto sessuale viene mostrato in modo indecente. Per farla breve, verranno esclusi da YouTube tutti i video che potrebbero essere stati creati con il solo scopo di eccitare gli utenti. Prendiamo ad esempio le nudità: genitali, natiche, seni e indumenti trasparenti non avranno più il permesso di apparire con tanta facilità, ma, se le parti del corpo più intime saranno visibili soltanto in minima parte, se ne potrà parlare, e gli si potrebbe dare il permesso di essere accessibili a chi ha compiuto 18 anni di età. In alcuni casi però la restrizione riguarderà una fascia di età più alta. Così, nel momento in cui si accederà ad un video con restrizioni, un avviso allerterà l’utente. Molti video espliciti verranno inoltre esclusi da alcune categorie: i più visti sarà una di queste.

Ecco quali sono i generi di video che YouTube ha deciso di “restringere”:

– i sexually suggestive (video indecenti)

– quelli in cui vengono mostrate poche nudità

– quelli in cui l’atto sessuale è violento

– i video cruenti

Bedpost, il diario online della vostra vita sessuale

Avete mai pensato di tenere un diario sul quale appuntare tutto ciò che riguarda la vostra vita sessuale? Potreste, se avete un partner fisso, segnare su un’agenda quante volte fate l’amore nell’arco di una settimana e potreste scrivere la durata di ciasun rapporto. Se siete single, potreste compilare una lista degli eventuali amanti con cui vi piace tanto uscire, divertirvi e fare del buon sesso, e potreste dargli dei voti, in modo tale da decidere con quale sarà meglio continuare a vedersi e di quale sarebbe meglio cancellare il numero di telefono.

Un diario del genere è sicuramente singolare e iniziarlo potrebbe lasciare qualcuno perplesso, ma immaginate di rileggerlo dopo qualche anno e ricordare con affetto, con rabbia o con ironia quei momenti che potrebbero essere stati piacevoli o disastrosi. Potrebbe essere divertente rileggere, tra i nomi segnati, quello del compagno o della compagna che avete scelto per la vita e renderlo magari partecipe di questo vostro piccolo frammento di vita, scritto e descritto tra le pagine di un quaderno.

Una tuta è l’ultima frontiera del Cybersesso

Noi di Cooletto non abbiamo nessun pregiudizio verso il sesso virtuale. Però converrete anche voi che il sesso reale è meglio.
Ma Kevin Alderman, produttore di articoli erotici, non la pensa in questo modo, e per essere più convincente ha inventato il “tele-dildo“, una tuta interattiva che permette di ricevere stimoli tattili. Indossando questa tuta si potranno provare fisicamente le sensazioni vissute dal nostro avatar viruale. Baci e carezze dalla testa fino ai piedi, passando per i genitali, è ovvio.
Ma chi è davvero Kevin Alderman?
Nel Web, è meglio conosciuto come Stroker Serpentine, il nick che adopera su Second Life, la piattaforma virtuale dove questo simpatico omone si è imposto come uno dei più grossi imprenditori di Cybersesso. Su Second Life, Alderman è famoso soprattutto per due motivi: per aver venduto l’Isola di Amsterdam per 50.000 dollari (veri e non virtuali), e per aver dichiarato di avere fatto migliaia di esperienze di sesso virtuale (ma solo a scopo di ricerca) con altri avatar.

Il sesso è una delle attività preferite dagli utenti di Second Life, che s’innamorano in chat, tradiscono, e talvolta divorziano anche nella vita reale. L’idea quindi di rendere il cybersesso più realistico può sembrare, almeno all’inizio, vincente. Ma la tuta interattiva reclamizzata da Alderman è pesante e ingombrante, e rischia di provocare risate anziché eccitazione. Eppure, l’industria del sesso virtuale non si ferma, anzi è già proiettata nel futuro. Un futuro che si presenta a noi come un complesso groviglio di fili e cavi da agganciare un po’ ovunque, e da collegare a tute degne di film di fantascienza e a sex toys via bluetooth come, ad esempio, il Robosuck.

Il Tradimento su Second Life è reale?

Se scoprissi che il tuo partner ti tradisce su Second Life, come la prenderesti?

C’era una volta una coppia felice. David Pollard e Amy Taylor si amavano alla follia, e per rendere ufficiale il loro amore avevano deciso di sposarsi. Il matrimonio sembrava andare benissimo, ma un giorno la realtà virtuale apparve come un fulmine a ciel sereno nel loro mondo coniugale e qualcosa si spezzò. Entrambi scoprirono Second Life, entrambi decisero di esplorare il mondo in cui ognuno di noi può essere chiunque altro, ed entrambi godettero dei piccoli pregi dell’irrealtà.
Questa è la storia vera di Amy e di David, che oggi stanno per divorziare a causa del tradimento più discusso dal popolo della rete. David, stordito dalle tante possibilità che Second Life offre, ha pensato bene di approffitarne per copulare con la hostess di un night club. Amy ha così colto in flagrante suo marito mentre guardava il suo avatar fare l’amore con un’altra, e l’ha considerata una infedeltà a tutti gli effetti.

Nuda su Internet, ragazza vende pubblicità sul suo corpo


Natasha è una ragazza come tante. Venticinque anni, di nazionalità russa, Natasha vive con la madre e il fratello minore a San Pietroburgo, ma il suo sogno è di iscriversi all’Università, e andare a vivere all’estero. Ma per realizzare questo desiderio, Natasha ha bisogno di soldi, così ha deciso di chiedere aiuto al generoso popolo del web.
In poco tempo, quest’ambiziosa ragazza bionda ha messo in piedi un sito internet in lingua inglese, dove è possibile acquistare diverse “parti” del suo corpo al prezzo di 1 dollaro al millimetro. L’idea è semplice ed efficace. Natasha non ha fatto altro che pubblicare sul suo sito Isellbody.com diverse foto che la ritraggono nuda, vendendo poi ogni singolo pixel a privati o aziende in cerca di visibilità, che hanno cominciato a ricoprire le nudità del suo corpo con banner pubblicitari di ogni misura. “Il sito potrebbe essere visto da milioni di persone nei prossimi anni”, scrive la giovane sulle pagine del suo blog. Ma che questa previsione si avveri o no, siamo tutti d’accordo che quello escogitato da Natasha è uno stupefacente modo di fare pubblicità. “Le ragazze timide non fanno molta strada” continua “per questo motivo vendo il mio corpo innocente a un dollaro al millimetro”.

Sesso e internet, il Kamasutra diventa un gioco in Flash

Quante posizioni conoscete per fare l’amore? Credete di essere maestri dell’arte amatoria? E allora dimostrate di essere degli amanti da 10 e lode, cimentandovi in questo giochino in cui sul letto vi verranno messi, di volta in volta, un uomo o una donna da soli, e in base alla loro posizione, dovrete scegliere il compagno o la compagna adatta (una sola scelta è quella esatta).
Ma non dilungatevi troppo nell’osservazione dei personaggi a disposizione perchè il tempo è tiranno e scorrerà via velocemente.
Per ogni risposta esatta vi verrà assegnato un punteggio positivo, per ogni errore vi verranno detratti dei punti… Dunque, alla fine del gioco, quanto riuscirete a totalizzare?

Voltate pagina e scopritelo adesso.

KinkySpace, il MySpace dei pervertiti


MySpace for perverts, un MySpace per pervertiti. Così lo ha definito Trevor Brown, controverso artista inglese, più volte accusato di oscenità per i soggetti ritratti nelle sue opere. E se lo dice lui, bisogna per forza credergli. Stiamo parlando di Kinkyspace il social network per gli adulti amanti della trasgressione. Proprio come i network più famosi, MySpace e Facebook, anche Kinkyspace offre ai suoi scritti tutti gli strumenti più comuni per costruire ed abbellire la propria pagina personale. Blog, newsgroup, calendari per gestire e diffondere eventi e appuntamenti, condivisione di foto e soprattutto tante persone da invitare come amico nel tuo space. E naturalmente anche su Kinkyspace non manca la possibilità di creare, personalizzare e rendere unico il proprio profilo. Tutto gratuitamente. Creato dagli stessi ideatori di ErosArtist, vetrina virtuale di modelle e BSDM performer, il nuovo Kinkyspace vuole essere un’alternativa libera alle “eros community” che affollano la rete, uno spazio trasgressivo creato e gestito da persone trasgressive, per conoscersi e incontrarsi, e magari andare insieme al Kinky Festival di Montreal.

E dopo il salto, naturalmente c’è la fetish gallery del Kinky Festival.