Confermato a marzo il festival del pene e della vagina

Si terrà fra poco più di un mese l’atteso festival giapponese che ogni anno celebra la fecondazione e la sessualità e che, non ha caso, tra i suoi emblemi ha scelto il simbolo dell’identità maschile, il pene, e quello dell’identità femmininle, la vagina.

Il festival affonda le sue radici nel lontano passato giapponese (si stima che la prima edizione abbia avuto inizio circa 1.500 anni fa) e questa è solo una tra le tante cerimonie che il Giappone dedica ai simboli erotici.

Il festival del pene e della vagina è un’iniziativa sempre attesa dal popolo giapponese che, solitamente schivo e riservato, durante questo avvenimento non perde l’occasione di lanciarsi nelle cerimonie più insolite venerando sculture di pietra e marmo a forma di pene, accendendo candele colorate e profumate dalla forma fallica e acquistando souvenirs a forma di vagina (sfoggiati poi chissà dove!).

Dopo molte edizioni, il festival è nuovamente stato confermato per quest’anno e i preparativi sono già iniziati, soprattutto nella città di Tagata Shrine dove, tra le iniziative più attese, si aspetta con ansia la processione fallica (un pene gigante viene appoggiato su una portatina e sfoggiato in tutte le città per essere venerato da donne e uomini). Lo stesso trattamento spetterà poi alla vagina durante l’evento Hime-no-miya durante il quale quaranta uomini trasporterano, sulle loro possenti spalle, una pesantissima vagina che verrà poi toccata da milioni di turisti e cittadini, come simbolo di buon auspicio.

Tra sfilate e processioni, preghiere e balli, il festival si conclude poi con la consumazione di pasti e bevande ispirate ai due fecondi simboli: bambini, uomini e donne divorano piatti ispirati ai protagonisti del festival (banane ricoperte di gelato, hot dog circoncisi) e si affannano verso i negozietti di souvenir per trovare il pene e la vagina perfetti da regalare a parenti e amici.

In attesa della nuova edizione del festival, ecco un divertente documentario del festival (Hounensai):

Photo Credits | weirdasianews

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