Smarrito ragno velenoso. I sintomi? Erezioni prolungate

La notizia ha dell’incredibile (e fa anche un po’ sorridere) ma in Germania l’evento ha davvero scatenato il panico. Il ragno Brazilian Wandering, conosciuto anche come “ragno banana” (va bene, ora potete ridere) è misteriosamente stato trovato in un negozio tedesco da un povero adetto alle vendite che, in quel momento, stava scaricando una cassetta di banane destinate ai suoi clienti. Il ragno, una bestiaccia di 13 centimetri, ha tentato la fuga saltando dallo scaffale e spaventando i clienti, è scappato fuori dal negozio facendo perdere le sue tracce.

Beh, che c’è di male, starete pensando. Il ragno in questione purtroppo è ben più pericoloso di quanto si possa immaginare: un solo morso dell’aracnide può causare la morte della vittima o, in alternativa, un’erezione davvero marmorea. Il ragno banana infatti è famoso per favorire l’erezione del pene, una scoperta fatta da un’equipe di ricercatori del Medical College of Georgia che, qualche tempo fa, aveva confermato le portentose proprietà del veleno del ragno tanto da ipotizzare un eventuale farmaco per la cura della disfunzione erettile. Prima di fare i biglietti per la Germania però è bene sapere che il veleno, secondo alcuni studi ancora in fase di accertamento, potrebbe aiutare sì durante l’erezione ma, al tempo stesso, questa sarebbe più dolorosa del previsto causando disfunzioni ai tessuti cutanei e malformazioni future oltre ai già comprovati effetti collaterali tra cui la perdita del controllo muscolare e alcune gravi problematiche respiratorie.

La notizia comunque, neanche a dirlo, ha fatto il giro del mondo scatenando l’ilarità di tutti i maschietti che hanno apprezzato le numerose spedizioni affrontate dalla polizia locale: uno spiegamento di forze sulla quale i più simpaticoni hanno già ipotizzato un secondo fine postando on line teorie e scommesse sull’aumento della percentuale del benessere femminile dello Stato. Se così fosse avremo una giustificazione per un’eventuale crescita demografica…  

[Photo Credits pinewooddesign]

Condividi l'articolo: