Hysteria, la storia del vibratore diventa un film

In principio ci fu il film sui sexy shop cinesi. Adesso si va oltre, si toccano le corde storiche, e si propone una pellicola sulla storia del vibratore. Proprio così.

L’invenzione e il primo utilizzo a scopi terapeutici di questo sex toy saranno infatti raccontati in un film, Hysteria, che vedrà come protagonista la 32enne Maggie Gyllenhaal. Lei, nel ruolo di una giovane del 19esimo secolo che si innamora dell’uomo-papà del vibratore, strumento per il trattamento medico delle donne isteriche. Affascinante lo psichiatra Joseph Mortimer Granville, sebbene il brevetto gli fu poi rubato da una società statunitense. Ma questa è una storia nella storia.

Tornando al nocciolo del discorso, Hysteria è diretto proprio da una donna, la regista Tanya Wexler.

Quando ho sentito la storia dell’invenzione del vibratore, ho pensato che non avrei voluto fare un altro film al di fuori di questo. Nel mio lavoro ci saranno elementi umoristici, ma in ultima analisi si tratterà di un film sull’emancipazione femminile.

Peccato che i puritani d’America non l’abbiano presa bene. Basti pensare che in alcuni stati la vendita di vibratori è addirittura punita con un anno di reclusione e 10.000 dollari di multa. La regista sceglierà di censurare il suo film? Certo che no.

Devono rassegnarsi, era solo questione di tempo. Quell’invenzione è stata troppo importante perché venisse dimenticata dal cinema o dal teatro.

Insomma, meglio mettersi l’anima in pace.

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