L’Australia lancia il turismo del sesso libero


In tempi di crisi tutto è permesso. Anche un’orgia.
No, a dirlo non è uno dei nostri politici in vena di battute, bensì il patron del resort turistico “The White Cockatoo“, già meta di nudisti e coppie di scambisti.
Il White Cockatoo Resort è un elegante complesso situato presso Port Douglas, in Australia. Se vi trovate nei paraggi, non limitatevi ad ammirare la barriera corallina, ma fateci un salto, e cogliete al volo l’occasione di fare nuove ed eccitanti esperienze “all inclusive”, come appunto il sesso di gruppo. Tutto per il bene dell’economia.
L’Australia non se la passa bene. La crisi economica ha colpito duramente l’economia australiana, e il settore che ne ha maggiormente risentito è proprio quello turistico. Così per contenere il calo improvviso dei villeggianti, Tony Fox il proprietario del resort, ha deciso di correre ai ripari.
Il White Cockatoo inizialmente era un villaggio vacanze, meta abituale di nudisti. Celebri erano i «clothes optional party», feste dove i partecipanti potevano tranquillamente entrare nudi, perché i vestiti erano solo un optional. Poi, a causa di alcuni disordini dove è intervenuta anche la polizia, questi party sono stati sospesi. Ma la crisi del turismo ha costretto Tony Fox a fare marcia indietro, ed a riprendere i festini, anche se per un periodo limitato al solo mese di Marzo.

«I tempi duri impongono misure radicali», ha spiegato Tony Fox al Courier Mail. «Abbiamo preso il toro per le corna e la risposta è stata incredibile. Siamo quasi al tutto esaurito.»
Per l’intero mese di Marzo al White Cockatoo la parola d’ordine sarà “Tutto è permesso”, nudismo, scambismo, sesso libero e perfino orge organizzate come se fossero dei balli di gruppo. Gli ospiti potranno fare tutto ciò che vogliono senza che la direzione del villaggio o i clienti possano opporsi. Un mese di completo edonismo dove sarà possibile dedicarsi ai piaceri della carne senza curarsi di restrizioni o delle più elementari regole di buon costume.
Uno scandalo? Non direi proprio.
I rappresentanti del governo locale non disprezzano l’iniziativa lanciata dal temerario gestore del White Cockatoo, anzi l’hanno definita “estremamente creativa”. La speranza è che un maggiore afflusso di turisti dia un po’ di respiro all’economia australiana già da tempo in difficoltà.
E voi che ne dite? pronti a fare i biglietti?

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