Le cinque posizioni che stimolano il punto G


Tutte le donne desiderano una vita sessuale intensa e una passione in stile “Nove settimane e mezzo”. Missione impossibile? Tutt’altro.
Per Deborah Sundhal, autrice del libro “Fellatio e Punto G” quest’obiettivo si può raggiungere facilmente, grazie a cinque “sex positions” che aiutano a risvegliare il punto G della donna, cinque posizioni da mettere in pratica con il proprio partner nell’intimità della camera da letto.

Posizione del missionario (modificata).
Con la posizione classica del missionario, molte donne si lamentano di non riuscire a raggiungere l’orgasmo. Ciò è abbastanza frequente quando lui è sopra. Allora proviamo ad introdurre qualche piccola variante.
Per la donna è più facile raggiungere l’orgasmo sdraiata sulla schiena ma con le gambe in posizione alta, poggiate sulle spalle del partner. Questa è una buona posizione, se lei ha bisogno di stimolazione clitoridea per arrivare al piacere.

Bocca e dito.
Molte donne raggiungono più velocemente l’orgasmo attraverso il sesso orale che con la penetrazione. Ma pochi uomini sanno come si fa un cunnilingus da sballo. Perciò care amiche, non c’è proprio niente di male a dargli un aiutino.
Chiedete al vostro partner di non usare la lingua come un vibratore, ma ditegli di accarezzare la zona che va dal clitoride all’apertura vaginale con labbra e lingua. Più lento è, meglio è. Avrete così il tempo di assorbire tutte le sensazioni e rilassarvi.
Quando sarete abbastanza eccitate, chiedetegli di inserire un dito nella vagina e di strofinare il punto G molto lentamente ma con fermezza. Col tempo il punto G diventerà più sensibile e sarà necessaria una stimolazione sempre minore per arrivare all’orgasmo.

Faccia a faccia sullo sgabello.
Un alto sgabello da cucina è perfetto per guardarsi negli occhi e sperimentare l’intimità, al contrario converrete che nascondere la testa nel cuscino può allontanare due persone.
Fare l’amore con lei seduta su uno sgabello anziché sdraiata sul letto può essere assai appagante anche per l’uomo. Se da una parte questa posizione permette a lei una stimolazione intensa per il clitoride ed il punto G, per lui è eccellente per la profonda penetrazione che ne consegue. In alcuni casi poi le spinte possono innescare un orgasmo uterino, diverso da uno orgasmo vaginale, ma ugualmente piacevole.

In piedi da dietro.
Questa posizione prende in prestito alcuni elementi del famoso “doggy stile”, una posizione dove la donna è piegata sulle ginocchia mentre il partner la penetra da dietro. Provate a fare lo stesso stando in piedi, con la donna che piega il busto leggermente in avanti, in modo da esercitare una maggiore pressione sul punto G. Questo è esattamente ciò che occorre per ottenere una buona stimolazione.

La cosa grandiosa di tutte queste posizioni – e più in generale delle tecniche predisposte a risvegliare il punto G – è la gradualità con cui questo può accadere. La pazienza non è nemica del piacere, ma la sua più grande alleata.

Via | Stimulus

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