Racconti erotici: Interdetto fare di una fine

eros

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non ricordavo di aver lasciato uno schiavo degno al suo finire mordente. Legato come una scia senza senso, lo vedo assopito di speranze, di un mio rapportarmi al suo stato. Lo osservo felice del mio potere, del suo essere scadente a ogni lancetta che passa. Il silenzio restituisce anima allo sguardo, e il corpo danza di fulmini al vedere. Lo lascio ancora lì, più tardi avrei pensato a lasciarlo andare.

Ora ho la mia frusta che mi aspetta, un altro segno che è appeso al muro aspettando la sua sorte, di lividi e forza. La mia casa è un’armatura varia di aloni e un esercito di individui inutili a mostrarsi. L’erotismo è una sensazione che appaga la luce, l’orgasmo è un’ essenza che da fuoco all’assenza. L’eccitazione è il lenire al finire, un dolore a soffrire. L’altro schiavo è crocifisso al muro, bendato e legato ai polsi e ai piedi.

Io sono la Mistress decisa che fa paura al tempo, che da sintonie allo spazio, che crea distruzione alla morte. Divento cattiva e guerriera quando mi rifugio nella mia maledizione. Il sesso è speranza solo per chi non ha gloria. Io ho l’onore di me stessa, di essere lieta al mio agire. Inizio a frustare l’immobile reato, alla schiena giunge il primo colpo, e ripetutamente continuano altri. Sento gemiti di destino, di tocchi che si fanno più duri, che lacrimano di sangue. Le ferite danno similitudine alla mia circostanza.

Io sono la Mistress decisa che fa paura al tempo, che dà sintonie allo spazio, che crea distruzione alla morte. Vorrei non finire mai le mie performance, cambio fruste e posizioni di battute. La schiena è sempre la prima ad essere punita, poi arrivano le braccia e le gambe. Il corpo di uno schiavo non merita di respirare, se non di me. Lo slego, dolorante ma pieno di piacere, ora è il momento di finire il mio quadro e colorarlo davanti. Eccolo di nuovo crocifisso nell’inverso del verso. Non vedi il mio lume, la benda ti crea distrazione, il buio è il colore che sa di nero e basta.

Io sono la Mistress decisa che fa paura al tempo, che da sintonie allo spazio, che crea distruzione alla morte. Ti frusto, il petto ora accoglie il mio dominare. Sei degno di rimanere appeso nell’aria. Respiri solo di attesa, del mio vagarti intorno e quando meno te lo aspetti, arriva il mio colpo al tuo battere. Sei un fallito distante e apparente. La parete merita solo di averti.

“Limiti scorci di ampi lustri in gola, fai fatica ad essere un solido creato”

E il mio regno non avrà fine…

[N.d.a. Potete leggere altri miei “Racconti Sexisti” o ascquistare il mio libro “Diario di una Sexista” sul mio blog]

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