Rocco Siffredi, quando il pornoattore diventa leggenda

Rocco Siffredi: è forse l’italiano più famoso al mondo dopo Cristoforo Colombo, anche se in materia di esplorazioni, quelle del pornoattore italiano sono di tipo davvero differente rispetto a quelle del noto navigatore.

Parliamo di un attore particolare, in grado di esportare all’estero un’italianità forte, verace e davvero consistente: soprattutto per via delle dimensioni del suo pene, che se non considerate leggendarie, tradizione vuole che siano al di sopra della media dell’italiano medio.

La sua capacità interpretativa, le sue doti, la sua fisicità lo hanno reso fin dalla gioventù uno dei più richiesti nel settore dell’intrattenimento per adulti: ora dopo più di vent’anni di carriera Siffredi può essere considerato senza ombra di dubbio il re del porno italiano. È diciamocela tutta, come il buon liquore, invecchiando migliora.

Al contempo però, accanto alla figura dell’attore e del regista pluripremiato, è possibile notare come il successo non abbia cambiato il ragazzo buttatosi nel settore tanti anni fa. Non lesina contatti con i fan, e risulta tutt’altro che spocchioso se contattato professionalmente. Se c’è una cosa però sulla quale appare intransigente, ovvero la necessità di riportare la pornografia ai suoi fasti, quando fare il pornoattore non rappresentava l’ultima scelta ad una carriera dello spettacolo non riuscita.

E basta riflettere un attimo sulla deriva verso la quale il settore sta andando per capire come Siffredi abbia ragione: al pari di una buona prestazione atletica, per tenere la cinepresa o meglio l’erezione davanti la cinepresa per ore e ore, non basta avere un bel fisico e far finta di essere assatanati. Nel momento nel quale si deve girare vi è la necessità di essere preparati ed attivi. E non molti sono in grado di reggere il ritmo.

Rocco Siffredi è uno di quelli che a 46 anni riesce ancora a vincere premi importanti come gli Avn Awards, gli Oscar del porno. Ed a reinventarsi a seconda delle esigenze del mercato, mantenendo una dignità quasi introvabile nella maggior parte delle nuove leve. I suoi lavori sono tra i più richiesti, ed il suo materiale “vintage”è tra i più scambiati on-line: The Italian Stallion rappresenta un marchio di garanzia.

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