Sesso, alle italiane piace farlo in tre


Vi ricordate il personaggio interpretato da Carlo Verdone in “Viaggi di nozze”? Ma sì quello del romanaccio un po’ burino che si vestiva come un Elvis Presley di borgata, e che pensava sempre al sesso, meglio se “fatto strano”? Ebbene, le fantasie erotiche, un tempo terreno minato per uomini e donne, oggi vengono alla luce, non più come deviazioni, ma come una sana attività terapeutica.
Insomma, cari maschietti se avete trascorso l’adolescenza davanti alla TV, guardando film pecorecci anni ’70, sognando di fare la doccia con Carmen Russo, è giunta l’ora di tirare un sospiro di sollievo. E voi donne, non sentitevi in colpa se, quando fate l’amore con lui, chiudete gli occhi e pensate al vostro ex, o magari allo sconosciuto che vi ha sorriso oggi al mercato, tra un banco di frutta e uno di verdura. Siete perfettamente normali.

Lo dice anche l’indagine “Qual è la tua ossessione segreta?” condotta in sette Paesi (Stati Uniti, Canada, Gran Bretagna, Russia, Germania, Italia, Spagna) per conto di Calvin Klein. Scopo dell’indagine: fare un elenco delle fantasie erotiche più frequenti in uomini e donne. E se in Europa al primo posto tra le ossessioni delle donne ci sono l’ex amante, l’essere legate e il guardare video pornografici, la vera sorpresa viene dall’Italia dove il “mènage à trois” si conferma la fantasia erotica preferita dalle signore di casa nostra. Per carità, l’idea piace moltissimo anche agli uomini, ma quanti di loro sarebbero pronti a realizzarla per davvero? Probabilmente solo una minima parte. Questo, infatti, è il dato dell’indagine che maggiormente ci coglie alla sprovvista: gli uomini sono meno trasgressivi di quanto le donne credano, e sono pochi quelli che acconsentirebbero volentieri a fantasie particolarmente hard come fare video sexy, essere legati o travestirsi. Invece le donne hanno più immaginazione, si mostrano più disinibite, e in un certo senso ci danno la conferma di non essere più il gentil sesso, e di aver “smitizzato” un sentimento come l’amore, per scendere a patti con desideri più “carnali”. La prova? Dalle interviste emerge che per le donne la passione è soprattutto un fatto chimico, e che ad accendere il desiderio sarebbe l’odore dei maschi.
Sarebbe un po’ come dire che “l’omo ha da puzzà'”.

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