Sesso in rete, via libera al dominio XXX

Se n’è parlato per anni, e negli ultimi mesi la diatriba era diventata molto più serrata e pubblica rispetto ai tempi passati. Ora finalmente la decisione: nasce il dominio di primo livello XXX.

Si tratta di un dominio specificatamente pensato per raccogliere sotto di sé tutti i siti pornografici del Web. Questo almeno a livello teorico, dato che l’utilizzo di questo particolare suffisso non è legato ad un’obbligatorietà, ma ad una volontarietà da parte dei siti.

Essi potranno infatti scegliere se utilizzarlo meno, senza alcuna restrizione alcuna. Questa decisione dell’ICAAN, ente internazionale che regola la creazione di indirizzi di siti Web praticamente dalla nascita della rete, è stata travagliata nei modi e nei tempi ed a lungo osteggiata da diverse associazioni statunitensi.

Questi gruppi, di varie tipologie d’origine, contestavano all’ente un certo lassismo nei confronti della pornografia, tacitando la stessa di favoreggiamento dell’immoralità e di sostegno al settore. Che poi, cosa ci sarà di male in un buon porno? Partendo da questa domanda retorica, possiamo spiegarvi come queste associazioni effettivamente non si sono rese conto del favore che l’ICAAN fa loro grazie alla creazione di questo particolare suffisso. Tutti i siti infatti che lo adotteranno, saranno facilmente riconoscibili, rispetto agli altri, dai software dedicati al parental control, ovvero tutti quei programmi concepiti per fare in modo che i minori non possono arrivare ad usufruire della pornografia in rete.

Va comunque da sé che a livello economico si tratta di un vero e proprio cambiamento importante per l’intera economia del settore: l’ICM Registry, consorziato con l’ICANN, per fare un esempio, ha già raccolto più di 230.000 richieste di attivazione del suffisso, ad un prezzo di circa € 60 l’una. I dati a tal riguardo sono entusiasmanti: gli analisti hanno infatti stimato che la commercializzazione di questi domini di primo livello porterà ad un incasso iniziale di oltre 40 milioni di dollari l’anno.

Il suffisso XXX è stato a lungo richiesto dai maggiori esponenti della pornografia mondiale, non solo per un più  facile riconoscimento ed un rapporto semplificato nei confronti dei protocolli nella rete, ma anche per finalmente arrivare a dare alla stessa una libertà più ampia attraverso una maggiore connotazione.

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