Talvolta la realtà è capace di superare la fantasia senza colpo ferire. E secondo quanto abbiamo scoperto girando sul web, negli Stati Uniti, specialmente per ciò che riguarda il sesso sono davvero specializzati. E se a questo ci si aggiunge la componente della conoscenza via web si ottiene un mix davvero particolare da rendere la news in questione un racconto da riportare ai nipoti.
Un canzone recitava “donna, tutto si fa per te”. Sebbene si possano passare ore a confutare tale assunto, partiamo dall’ipotetico presupposto che sia vero e rivolgiamoci all’uomo che, per farsi perdonare in qualche modo l’insufficiente soddisfazione delle donne a letto, dovrebbe prendere ripetizioni in tal senso e tentare di comprendere tutte quelle voglie e desideri inespressi delle stesse riguardo al sesso. Richieste spesso trattenute per paura di sembrare troppo audace.
La giovane Rihanna ci ha abituato ad un eccesso dopo l’altro. Una volta racconta di amare l’uomo forte e rude che a letto la sculaccia, un’altra partorisce video dove il sesso la fa da padrona; ed ormai non è in grado più di smuoverci quando fa sapere al mondo intero di essere stata nei maggiori sexy shop del mondo. Ormai è tradizione: se sta più di un paio di giorni in un luogo, la prima tappa è al negozzio di giocattoli erotici più in della città. Ma la virata lesbo, in qualche modo ci mancava.
Rihanna ama far parlare di sé, soprattutto negli ultimi tempi quando la bella cantante ha dimostrato di essere interessata ed eccitata davanti a situazioni erotiche più piccanti del solito. Rihanna non ha mai negato di essere attratta da pratiche sadomaso e bondage ma ora, sotto i riflettori, ci sono le sue preferenze sessuali…
Poco dopo metà settembre la cattiva notizia per gli amanti del bondage bolognese: Decadence fermo fino a data da destinarsi. Da maggio fino a metà settembre, ogni venerdì la serata rappresentava un impegno fisso per gli amanti del genere, a suon di corde e latex. Poi lo stop. Il tam tam su Facebook sembra aver portato ad una conclusione positiva della vicenda. La serata del 7 ottobre, sarà ospitata dal Link.
A causa di un triste fatto di cronaca riguardante la messa in pratica dello Shibari, antica arte di bondage giapponese, la “scienza” dei legamenti è finita sotto accusa e con essa anche tutti i suoi estimatori. Il commento che più viene fatto e letto, ovunque suona più o meno così: “Che pervertiti, se lo meritano”. Ma è davvero così? Ho posto parte del titolo tra virgolette per un motivo ben preciso: ovvero per parlare di come il bondage venga trattato male nel senso di denigrazione, ma anche a livello tecnico, da persone che magari lo applicano senza averne conoscenza piena.
Oggi parliamo di asfissia erotica. Si tratta di una pratica spesso molto diffusa ed ancor più di sovente condotta da persone che non sono preparate a metterla in pratica. Non si tratta di un “gioco” pericoloso se si sa come farlo e sicuramente se si sa come e soprattutto quando fermarsi. Nota scientificamente sotto il nome di Asfissiofilia, essa si connota nel piacere derivante dalla soffocazione. Si tratta di una pratica utilizzata nel sesso estremo, e negli ambienti BDSM.
Quando parlo di bondage o di shibari, una delle cose che ripeto fino allo sfinimento è quella di fare attenzione alla sicurezza. Questo argomento è tornato di scottante attualità dopo l’incidente avvenuto a Roma, nel quale una ragazza di appena 24anni ha perso la vita, e un’altra è ora ricoverata in gravi condizioni. Le due avevano accettato di partecipare ad una pratica di costrizione chiamata “La bilancia”, sotto la supervisione di Soter Mulé, ingegnere romano 42enne, appassionato di pratiche bondage e shibari.
Le ragazze, vestite, erano appese con una corda legata al collo e fatta passare sopra a un tubo sul soffitto, con un meccanismo simile a quello della bilancia. Attraverso il gioco dello Shibari ognuna faceva da contrappeso all’altra alternandosi in saltelli: se la prima scendeva verso terra, l’altra saliva verso l’alto con il balzello, dandosi la spinta con le punte dei piedi, in una sorta di dondolìo. Salendo, la corda provocava uno soffocamento, che produrrebbe una sensazione simile all’orgasmo. Ma una delle due ragazze a un certo punto è svenuta restando in terra e costringendo a restare in alto l’altra, che è così morta impiccata. (Repubblica)
La vicenda è molto triste, perché certe cose non dovrebbero mai accadere. Ma ciò che è successo non deve essere usato per attaccare la comunità sadomaso, scelta facile ma sbagliata.
Se ti piace dominare il partner, fai molta attenzione a come lo ammanetti, altrimenti la mattina dopo lui si ritroverà con il segno dei braccialetti lungo tutto il polso. Questo inconveniente non è solo antiestetico, ma rischia di diventare imbarazzante se il tuo “marchio” viene notato dai suoi colleghi d’ufficio. Perciò, se vuoi mantenere la privacy, meglio affidarsi a manette fabbricate con materiali che non lasciano segni, come la seta e il camoscio.
Le manette Sutra sono realizzate per facilitare anche le restrizioni più rischiose, perché sono fatte con seta pura al 100% e guarnizioni in pelle scamosciata. In più, gli anelli metallici non contengono nichel, e questo le rende sicure anche a chi soffre di allergia. La morbidezza del materiale le rende adatte sia alle coppie meno esperte che si accostano al bondage per la prima volta, sia a chi ama farsi legare ma senza lasciare tracce sulla pelle. Per questo motivo, è possibile usare le Sutra anche per ammanettare il partner dietro la schiena. La restrizione sarà potente, ma lui non si vedrà costretto a rinunciare alla comodità.
Quando si parla di bondage non bisogna subito pensare ad incaprettamenti fetish style. Sebbene rappresentino una buona parte di questo mondo, non è assolutamente detto che una coppia alla ricerca di un po’ di emozione non possa lasciarsi andare a quel pizzico di trasgressione in più senza cadere nel plastico e nell’estremo.
All’interno delle pratiche di bondage è possibile riscontrare alcuni legamenti e nodi non solo facilmente eseguibili da chiunque, ma sensuali ed eccitanti al punto giusto senza per questo cadere nell’esagerato.
