I capezzoli, questi sconosciuti

Oggi concentriamo la nostra attenzione su un parte davvero importante del corpo umano, sia per le donne che per gli uomini: i capezzoli. E’ inutile, ed in questo caso mi rivolgo in particolare alle donne, fare finta che non rappresenti una certa attrattiva anche per noi il capezzolo. Un esempio molto semplice? Immaginate un uomo con bei pettorali, con una maglietta od un maglioncino aderente bianco. Non ditemi che non vi siete mai soffermate a studiarlo con attenzione. Non ci crederebbe nessuno.

Tette e capezzoli: una Gallery da brivido

Seni turgidi, capezzoli dritti e visibili in trasparenza: per mandare in visibilio gli uomini a volte questo è più che sufficiente e non è neanche necessario disporre di una quinta misura per accendere le fantasie delle menti più piccanti. Che sia grande o piccolo, il seno è sempre una delle attrazioni più grandi, soprattutto se mostrato appena sotto a una maglietta di cotone sottile e, per chi lo desidera, anche senza reggiseno. In vista dell’estate, e dei primi centimetri di pelle scoperti, abbiamo pensato di offrirvi una Gallery davvero curiosa che piacerà soprattutto a chi, ai glutei, preferisce di gran lunga il sodo e morbido seno femminile.

Lucy Pinder finalmente in topless

La modella inglese Lucy Pinder è famosa per due motivi: il seno abbondante che le ha fatto guadagnare il soprannome di “tettona“, e il fatto che non mostri mai i suoi capezzoli all’obiettivo del fotografo. In tutte le foto, anche quelle più succinte, Lucy Pinder ha l’abitudine di coprire il seno con la mano o con i suoi capelli.

Con il nuovo anno, il vento però è cambiato, ed ecco Lucy in copertina proprio sulla rivista inglese Nuts (che vuol dire noccioline, ma in slang anche capezzoli), ed è finalmente in topless. L’occasione è un servizio fotografico dal titolo “Brunettes getting naked“, una specie di sfida tra brune e bionde, tutte nude, è ovvio.

Voltate pagina per vedere la gallery. Dopo però ci dite anche chi ha vinto?

Zone erogene…conosciamole meglio

Le carezze ci mandano in estasi; conosciamo le nostre zone erogene e quelle del nostro compagno. Tuttavia, qualche volta ci sentiamo insoddisfatte e non riusciamo a raggiungere l’orgasmo. Questo perché – forse – il nostro partner non ha usato bene “tutte le armi a sua disposizione”. E magari anche noi avremmo potuto fare quel “qualcosa in più”.

Facciamo attenzione che la pigrizia non diventi un’abitudine, perché si potrebbe rischiare di rendere il rapporto monotono. Anzitutto: cercate di non andare “subito al sodo”, saltando i preliminari (che soprattutto a noi donne piacciono molto): Uomini, volete un consiglio per farla impazzire? La buona regola, vecchia come il mondo, è quella di rallentare, indugiare nei preliminari, esplorando il corpo palmo a palmo. Le donne, si sa, non aspettano che piegare la testa all’indietro e lasciarsi andare. Non andate di fretta e fermatevi sul mento. Riprendete e concentrate le vostre attenzioni sulla fronte, con tocchi leggeri. Sappiamo che le zone erogene più conosciute sono i genitali ed i capezzoli ma c’è molto altro da sapere per piacere e stare bene.

Infatti è il cervello la zona erogena per eccellenza: è proprio da “lui” che dipende l’aumento del desiderio e la conseguente crescita del piacere. La nuca contiene molte terminazioni nervose e mordicchiarla è un potente afrodisiaco.

Passiamo al collo, che deve essere massaggiato con lentezza, vicino all’attaccatura dei capelli. Passate poi all’orecchio (e questo vale sia per la donna che per l’uomo), che dovrà essere stimolato con la lingua ed ovviamente con la bocca. Ah, la bocca! Altro punto caldo. Che deve essere baciata continuamente: lungamente e profondamente. E poi scivolare piano fino all’ombelico, parte poco esplorata..ma che andrebbe invece scoperta.