sexsomnia fare sesso mentre si dorme

Sexsomnia: fare sesso mentre si dorme

sexsomnia

La sola idea potrà fare sghignazzare alcuni, ma esiste una patologia chiamata “sexsomnia“, sfumatura del classico sonnambulismo, che porta le persone a fare sesso mentre dormono, senza conservare nessun ricordo di ciò che è successo al risveglio. E la beffa è doppia: non solo perché non si ha nessun ricordo del piacere provato, ma anche perché diverse persone si sono ritrovate con denunce pendenti per stupro a causa di questo disturbo.

Quando il sesso è una malattia

sex addiction

Il sesso crea un elevata dipendenza. Meglio non iniziare? no, ma a volte bisogna consultare il medico. Fare l’amore fa bene al corpo e allo spirito, stimola le endorfine,  fa bene al cuore e psiologicamente aiuta a stare bene  ma gli psicologi invitano a raffreddare i bollenti spiriti ricordando che esiste una sottile linea di demarcazione tra il sesso salutare e il disturbo sessuale.

Quando si parla di ipersessualità la mente corre ai famosi eccessi dei VIP  in camera da letto. Pensiamo ad esempio al campione di golf Tiger Woods e prima di lui a David Duchovny, famoso non solo per aver interpretato il ruolo principale nel serial americano X-Files ma anche per essersi dovuto ricoverare per eccessiva attività sessuale. Viene da pensare che questo lussurioso disturbo si accompagni ad uno stile di vita che solo le star possono permettersi, eppure così non è. Sembra infatti che la dipendenza dal sesso sia di casa anche fra i comuni mortali. Ma l’ipersessualità è effettivamente una malattia?

Quando gli orgasmi sono troppi

troppi orgasmi

Signore, a sentir parlare di donne che hanno continuamente orgasmi senza il minimo sforzo sale un pò d’invidia. Molte di noi sperimentano miliardi di posizioni sperando di concludere il rapporto con un gran finale degno di tanta fatica mentre ci sono poche elette che con una semplice vibrazione del treno raggiungono l’orgasmo. Ma saranno davvero così fortunate? Se interpellassimo Jeannie Allen probabilmente non sarebbe nemmeno incline a scherzarci su e risponderebbe con un no secco.

Jeannie Allen è stata la prima donna a dichiarare, nel 1995, di avere orgasmi spontanei al di fuori del rapporto sessuale. La donna lamentava stati di eccitamento continui, indipendenti da qualsiasi immagine sessuale o stimolo fisico. I primi medici a cui si è rivolta le hanno consigliato lo psicologo, il suo ginecologo le ha fatto i complimenti per essere il sogno erotico di ogni uomo, ma nessuno ha pensato potesse trattarsi di una malattia. Con il tempo si è scoperto che gli orgasmi, per lei e per le altre donne che soffrono dello stesso disturbo, sono l’effetto collaterale della sindrome P.G.A.D. ossia la persistent genital arousal disorder (anche nota come P.S.A.S: Persistent sexual arousal syndrom). Questa particolare sindrome rende le attività banali come prendere un caffè con gli amici, andare al cinema o lavorare, piuttosto complicate e provoca nelle donne che ne soffrono stati d’ansia, frustrazione e depressione. La medicina d’altronde non ha ancora dato risposte concrete, le cause di questa bizzarra malattia sono ancora ignote e le cure lontane.