Racconti erotici: Corde

corde

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti ” di Miss Lucy

Il danno è il sapore che avviene in cute, là dove il piacere tende ad abbellirsi e a mostrarsi con la sensazione di legami, di corde sottomesse a se stesse. Non c’è fuga e via di scampo. Prendo le mie corde da brava maestra, e osservo la tua pelle di donna, il tuo corpo da schiava a me devota. I nostri sguardi dialogano nel mio fare e nel tuo sentire. Inizio dal tuo collo che tanto mi fa eccitare, per andare ai tuoi seni, e a legare i tuoi polsi, per poi finire nella tua intimità e lasciarla stimolata dal tocco della corda. Accarezzo il tuo collo e a tratti mi viene voglia di soffocarti, prendo una catena e stringendola alla tua gola, la blocco al muro, lasciandoti così, sospesa nell’obliquo, in equilibrio con lo spazio.

Racconti erotici: La parte che rimane

amanti

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

I nostri occhi sorridono tra un sorso e l’altro del caffè. Le nostre bocche si baciano tra un osservarsi o meno. La tua barbetta incolta mi eccita un casino e tu questo lo sai. Sei intento a parlare, a raccontare della tua giornata e dei tuoi progetti e obiettivi, ma io non sono mai presente in tutto ciò. Mi rallegra solo il fatto che ti manco, che mi manchi e che abbiamo voglia di fare l’amore. Ci alziamo del nostro caffè oramai bollente nello stomaco e ce ne andiamo. Casa mia diventa una celebrità quando c’è odore di sesso nell’aria. Il profumo dell’incenso dona profumi alla stanza, io voglio sentire il tuo sapore, quello che mi appaga e mi dona delirio.

Racconti erotici: Inaspettatamente

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ti ho presa in delirio al mio possederti, tu sei la mia schiava, io la tua padrona e non puoi mollare al mio istinto maledetto che ti rende partecipe e devota. Senti il mio potere come un affamato volere che attendevi da tempo. Ora il tuo desiderio sono io, il tuo destino può formarsi alla mia immagine. Non c’è un oltre, spoporzionato alla fine, che non sia io a dettare. Ti ho presa, ancora e ancora, ti ho bendata e lagata ai polsi, con le braccia in alto in segno di arresa.

Ho attraversato il tuo corpo con il piacere di regalarti delicati tocchi delle mie mani. Io sono appagata dai tuoi movimenti, tu vuoi saziarti dei miei svolgimenti. Sei bagnata ed eccitata, io ora ti lego anche le gambe, e la mia penetrazione deve lasciarti lividi evidenti agli occhi. Renditi chiusa e aperta a me, lasciati andare alla tua dea più efficace.

Poesie erotiche: Astantica

astantica

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Nel vuoto l’incesto del diverso, miserabile apatia diabolica di culto.

Respiro giallo in rotondità maldestre e decise a diffondersi.

Il corpo è una strategia che fonde maree di esigenze.

Il tocco restituisce il peccato a chi ha perso la luce.

Sei degno di essere degno di un illustre saziato ingorgo?

Dove ti mostri se non esci dal tuo sterile fango di screzio.

Allora è l’ora di viaggiare, di fare male con il sangue al ventre.

Decido per riflettere, per mostrare la mia gloria.

Non si è degni di scoprire, quando la mente non ha senso di agire.

Ripeto ancora il mio incantato e storico difetto.

Racconti erotici: Ali di fuoco

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Il bar resta sempre spento quando finisce una partita di calcio, le mie gonne sono roventi al desiderio. Tanti uomini, tutti intenti e guardare il match e la mia femminilità. La mia strategia è un plateale scorgo all’unisono. Amo provocare, amo gli uomini più grandi di me. Sposati, divorziati, scapoli disperati, siedono al mio onore. L’ultimo caffè servito, oggi è stato degno di un altro mio rifiuto. Secondo me da un po’ girano scommesse sul primo che riesce a scoparmi. Vediamo chi vince…

Tu sei sempre l’ultimo ad andartene, e sicuramente il primo ad avermi. Mi eccita vederti intento a corteggiarmi solo per una penetrazione rovente al mio sesso. Dici che stai divorziando da tua moglie ma io non ci credo ma neanche mi interessa saperlo. Stasera però, ho deciso di godere e di farlo miserabilmente con te. Ti lancio un segnale di una donna decisa nel suo fare, nel suo essere. Tu accogli il mio segno a non fraintendere rifugi e mi aspetti fuori mentre io chiudo il bar.

Racconti erotici: Il potere non gode al dolore

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ti ho già detto che mi fai male da dietro, la tua arma è troppo grande per il mio piccolo bagliore. Il dolore domina il tempo per diventare piacere, ma io ho fitte di fremiti che non mi fanno godere. Sei intento e deciso a continuare nel tuo fare, ma non capisci che non è il mio volere. Con forza elimino la tua ombra sulla mia schiena, e mi ritrovo sopra di te, faccia a faccia con lo sguardo che fulmina il tuo stupore. Infilo il tuo duro dentro la mia “Testa Rossa” vogliosa di sfrecciare fino all’orgasmo. Sono bagnata come un fiume in piena. Lo senti che ora il mio dolore è piacere? Lo senti che sei tutto dentro di me? Mi senti?

Racconti erotici: Sintonia pericolosa

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Sono un’assassina, ho i nervi che si dirigono da ogni parte del mio corpo, come vene corrotte che si animano di sangue. Il rosso è il mio vestito preferito e tu lo sai. Ma sei ugualmente qui davanti a me, perchè vuoi morire di me. Sai bene che non riesco a farti del male, non ho mai neanche voluto spingermi oltre con te. Ci siamo solo coccolate di carezze e baci, nel sintetico spirito dell’eccitazione, ma tu non eri pronta, e io lo sapevo. Ora però ho un’infinita voglia di possederti, di renderti mia schiava e so che anche tu lo vuoi. Se deciderò poi di ucciderti, ci penserò dopo.

Il terremoto lancia scosse di malvagità, il vulcano crea brividi di fuoco. Ti lego, bendata ai bordi del letto e percorro il tuo corpo con la mia pistola. Sei tu che dirigi la mia fame e la mia rabbia può fare davvero male. Stai attenta a non ferirti, o dovrò portarti con me. Bacio la tua pelle morbida e profumata con il delicato tocco che solo tu conosci bene. Sento i tuoi gemiti alzarsi di tono, il bagnato che non tarda a venire.