Donne, chi l’ha detto che per far aumentare il battito cardiaco del nostro partner si debba dare fondo al portafogli? Nessuno, e tanto meno noi della redazione! In effetti, per aggiungere un po’ di pepe a una serata come tante altre non servono per forza pizzi, lustrini e costosi aggeggi erotici. Aprite il vostro cassetto della biancheria intima e scegliete un collant che dovete buttare via, indossatelo senza biancheria intima e porgete al vostro compagno un paio di forbici.
orgasmo femminile
Kamasutra: quali le posizioni gradite alle donne?
Kamasutra e donne: due parole che dovrebbero presentarsi più soventemente all’interno di uno stesso concetto, perché ciò significherebbe che finalmente, ad essere centro del rapporto sessuale vi sarebbe il piacere femminile.
Per fare la nostra parte in questo senso oggi vi presentiamo, dopo un piccolo giro nei meandri più bui della rete, quali sembrano essere le posizioni preferite da un gran numero di donne. Non è un campione statistico preciso, quindi siete ovviamente libere di controbattere e spiegarci quali sono le vostre posizioni più amate.
Io mi sento: quando l’orgasmo femminile diventa arte
IFeelMyself (letteralmente “io mi sento”) è un sito internet interamente dedicato all’arte dell’orgasmo femminile, in foto e video. Ma quando parlo di “arte” ci tengo a non essere fraintesa. Lasciate perdere tutti i gridolini e le mossette esagerate delle pornostar al culmine del piacere (simulato), perché l’orgasmo femminile è mille volte più genuino e, in un certo senso, anche più sofisticato.
Partendo da queste premesse, l’obiettivo che si propone IFeelMyself è alquanto semplice: prendere l’orgasmo femminile e portarlo via dal teatrino del porno, per restituirgli il contesto erotico che si merita. Nel sito non troverete i video dei nomi più famosi, niente modelle o attrici “hot” ma solo donne normali che condividono questa filosofia e hanno deciso di riprendersi con una webcam mentre si masturbano, fino al sopraggiungere dell’orgasmo.
Clitoride: istruzioni per l’uso
Sul segreto della passione fra uomo e donna e sul piacere femminile si è detto (e scritto) moltissimo ma nonostante tutto questo clamore “editoriale” quanti possono davvero dire di sentirsi sicuri di fronte ad una nuova partner prima del fatidico momento? Forse pochi. Spesso lo smarrimento e l’insicurezza fanno perdere a lui l’occasione di regalare a lei fortissime emozioni trasformando così la serata che pensavamo sarebbe stata piacevole per entrambi in una serata da dimenticare.
Se pensate che i nostri consigli possano esservi utili a migliorare il vostro approccio con la vostra partner o se invece avete solo bisogno di qualche piccante consiglio per regalare un po’ di piacere alla vostra donna, seguiteci leggendo il seguito dell’articolo…
La disfunzione sessuale femminile spiegata in un documentario
Il successo del Viagra nel trattamento della disfunzione erettile negli uomini ha generato un’ondata di studi per testare la possibilità di somministrare un farmaco simile anche a quelle donne che hanno difficoltà a raggiungere l’orgasmo. Una ricerca americana ha identificato questo problema come una vera e propria patologia chiamata female sexual dysfunction (FDS) che potrebbe essere curata con una semplice pillola, al pari di una qualsiasi malattia.
La ricerca però non prende molto in considerazione che la capacità di risposta sessuale di una donna non è la stessa di un uomo, e che a fare la differenza entrano in gioco molti altri fattori, spesso di origine psicologica.
Sull’ambiguità di questi studi, che vorrebbero trattare l’orgasmo femminile (anzi la sua mancanza) come una banale malattia che si può curare con dell’aspirina è incentrato l’irriverente documentario ORGASM Inc. della coraggiosa regista Liz Canner.
Fermo posta: ma il punto G esiste o no?
Prendo spunto da questo articolo apparso ieri su Repubblica per dire la mia sull’incognita del punto G, che ieri c’era e a quanto pare adesso non c’è più. A fare il tifo per la scomparsa (anzi la non comprovata esistenza) del centro del piacere femminile è un gruppo di scienziati del King’s College di Londra guidati dal ricercatore Andrea Burri. L’equipe di scienziati ha pubblicato una ricerca sul Journal of Sexual Medicine dove si afferma che il punto G non c’è, anzi non c’è mai stato, ma è solo frutto della fantasia femminile. Da qui la polemica.
La ricerca, effettuata su un campione di 900 gemelle ha dato come risultato che è praticamente impossibile trovare prove tangibili dell’esistenza di questa zona erogena, nonostante alcune donne sostengano non solo di avere il punto G, ma anche che la sua maggiore o minore attività sia dipendente da fattori come la dieta o l’esercizio fisico.
Premesso che io non do mai retta ai pettegolezzi, nemmeno a quelli confutati dai nutrizionisti o dal mio basso ventre, io non posso che appoggiare questa saggia conclusione scientifica: per me il punto G è una follia, come folle e ingenuo resta qualsiasi tentativo di analizzare il sesso e i suoi segreti.
Pelvic Toner, orgasmo femminile e pavimento pelvico
Donne, se volete prolungare e rendere meraviglioso il vostro orgasmo, non dovete far altro che esercitare i muscoli del pavimento pelvico. Ma se gli esercizi in questione dovessero venirvi a noia, ecco un attrezzo che vi aiuterà a non affaticarvi troppo.
E’ il Pelvic Toner, per l’appunto, un aggeggio che, se utilizzato con costanza, può migliorare la vita sessuale di ognuna di voi. I muscoli del pavimento pelvico non solo aiutano noi a “venire” in modo sensazionale, ma migliorano la presa sul pene rendendo fantastico il rapporto sessuale e permettendo anche al vostro partner di rimanere senza parole. Per le donnine giovani, in forma smagliante e senza figli, il problema non si pone; ma per quelle che invece hanno scelto la strada della maternità e sono in età piuttosto avanzata, gli esercizi per i muscoli del pavimento pelvico diventano necessari. A meno che il loro interesse per il sesso sia meno di zero e la loro libido sia pari al nulla. Il risultato di un costante esercizio è garantito in due o tre settimane.
Più ricco sei, più orgasmi dai
Le donne amano gli uomini ricchi.
Si potrebbe intitolare così il prossimo film di Woody Allen, ma state pur certi che non parlerebbe di donne a caccia di denaro facile bensì di donne a caccia di orgasmi. O anche di tutte e due. Secondo i risultati di una ricerca realizzata dallo psicologo Thomas Pollet, della Newcastle University, la naturale evoluzione dell’uomo starebbe andando incontro ad un adattamento piuttosto bizzarro: quello al denaro. Secondo questa nuova teoria, formulata da un ramo della ricerca che si chiama per l’appunto psicologia evolutiva, quanto più un uomo è ricco tanto più riesce a dare orgasmi alla propria partner. Il che potrebbe apparire strano se si considera che l’orgasmo femminile non è legato alla riproduzione; Thomas Pollet crede però che l’orgasmo sia il simbolo di un adattamento della donna alle condizioni della società contemporanea, che la porterebbero a scegliere un compagno, per così dire, di alta qualità.
Zone Umide, sesso e neofemminismo per un libro scioccante
Si è parlato molto del romanzo d’esordio di Charlotte Roche, che in Germania ha venduto tantissimo e che qui da noi è arrivato grazie all’ottimo lavoro della Rizzoli.
Zone Umide apre un capitolo nuovo nell’inflazionato panorama della letteratura erotica al femminile, grazie al tono impietoso della narrazione – a tratti pornografico – che racconta il corpo della donna, i suoi umori ed i suoi odori con una sincerità mai vista prima. La protagonista del libro è Helen Memel, sfrontata diciottenne dotata di una curiosità irresistibile verso i cambiamenti del proprio corpo, descritti attraverso la storia della sua educazione sessuale, e insieme sentimentale: il rapporto con la famiglia, gli incontri con altri uomini, la sua solitudine, le pratiche di autoerotismo più fantasiose, perfino i metodi per costruire sex toys fai-da-te partendo da semplici noccioli di avocado.
Le Zone Umide del corpo femminile sono le vere protagoniste di questo libro. Helen ci descrive con minuzia di particolari le labbra della sua vagina (che si fa depilare con cura da Kanell, un etiope conosciuto al mercato), così come indugia con compiacimento davanti alla forma ed elasticità del suo ano. Ed il suo racconto è una strada che porta all’intimità più profonda della donna che non è – attenzione – innocua e distante, “patinata” come vuole la pubblicità.
Sesso in gravidanza? Si può fare
Molte persone sono convinte che al momento in cui una donna rimane incinta, cessa l’attività sessuale, ma non è proprio cosi, e noi di Cooletto abbiamo voluto capire meglio.
E’ una falsità pensare che il sesso faccia male al bambino, il feto è ben protetto dal sacco amniotico che lo isola dal mondo esterno da un tappo mucoso, facendo da ammortizzatore. In nessun caso l’organo maschile può entrare in contatto con il feto del bambino durante il rapporto sessuale.
Ma per le donne, la gravidanza porta cambiamenti non solo a livello fisico ma anche psicologico, soprattutto con manifestazioni di nausee, vomito, nervosismo, ansia, panico che a volte creano stati di crisi, stress e stanchezza, e in questo caso sta all’uomo coccolare e cullare la propria donna per rilassarla, proteggerla e non farla sentire sola. In alcune coppie il piacere diminuisce, in altre aumenta, alcuni smettono l’attività sessuale solo negli ultimi mesi di gravidanza, e in effetti sono situazioni individuali che si scoprono al momento in cui ci si trova. Frequenti sono anche le crisi del partner maschile, che a volte si trova in difficoltà in momenti di tensione.