La ginnastica per l’orgasmo femminile

Per un orgasmo indimenticabile, esercitate il muscoli del pavimento pelvico. La costanza e la buona volontà vi aiuteranno ad intensificare il piacere che un uomo e una donna, a seconda dei gusti sessuali, possono darvi. Sembrano le parole di un personal trainer che tiene una lezione di pilates o di sessuologia, e in effetti così potrebbe essere. Secondo un articolo apparso su NewKerala.com, i muscoli del pavimento pelvico sono il segreto del perfetto orgasmo femminile. Non è una novità assoluta, ma ripescare questa affermazione e schiaffarla qua e là per il web non può che giovare a quante di voi vorrebbero godere di più.
Il pavimento pelvico è costituito dagli apparati urinario, genitale e digerente con la vescica, la prostata, l’utero, la vagina, il retto e l’ano (clinicachirurgica.it) e i muscoli che lo compongono aiutano la vescica a funzionare in modo impeccabile, ma non solo. Sembra che la contrazione volontaria di questi muscoli stimoli le sensazioni che si provano durante i rapporti sessuali e amplifichino l’eccitazione e le contrazioni involontarie che provocano l’orgasmo. A dirlo è il fisioterapista Rowan Hill del Royal Brisbane Women’s Hospital, che aggiunge: “se i muscoli del pavimento pelvico non vengono stimolati regolarmente, si indeboliscono proprio come i muscoli normali”. Ma l’indebolimento dei muscoli del divin orgasmo porterebbe addirittura alla depressione.

Le cinque posizioni che stimolano il punto G


Tutte le donne desiderano una vita sessuale intensa e una passione in stile “Nove settimane e mezzo”. Missione impossibile? Tutt’altro.
Per Deborah Sundhal, autrice del libro “Fellatio e Punto G” quest’obiettivo si può raggiungere facilmente, grazie a cinque “sex positions” che aiutano a risvegliare il punto G della donna, cinque posizioni da mettere in pratica con il proprio partner nell’intimità della camera da letto.

Posizione del missionario (modificata).
Con la posizione classica del missionario, molte donne si lamentano di non riuscire a raggiungere l’orgasmo. Ciò è abbastanza frequente quando lui è sopra. Allora proviamo ad introdurre qualche piccola variante.
Per la donna è più facile raggiungere l’orgasmo sdraiata sulla schiena ma con le gambe in posizione alta, poggiate sulle spalle del partner. Questa è una buona posizione, se lei ha bisogno di stimolazione clitoridea per arrivare al piacere.

Bocca e dito.
Molte donne raggiungono più velocemente l’orgasmo attraverso il sesso orale che con la penetrazione. Ma pochi uomini sanno come si fa un cunnilingus da sballo. Perciò care amiche, non c’è proprio niente di male a dargli un aiutino.
Chiedete al vostro partner di non usare la lingua come un vibratore, ma ditegli di accarezzare la zona che va dal clitoride all’apertura vaginale con labbra e lingua. Più lento è, meglio è. Avrete così il tempo di assorbire tutte le sensazioni e rilassarvi.
Quando sarete abbastanza eccitate, chiedetegli di inserire un dito nella vagina e di strofinare il punto G molto lentamente ma con fermezza. Col tempo il punto G diventerà più sensibile e sarà necessaria una stimolazione sempre minore per arrivare all’orgasmo.

Cara ti è piaciuto?


E’ capitato a tutte le donne, almeno una volta nella vita, magari dopo un periodo di astinenza. Un viaggio di lavoro del fidanzato, una vacanza con le amiche: quale sia la causa, non importa. Quello che conta sono le conseguenze, che vi vedono ancora una volta alle prese con maglie, camicie, polsini da slacciare, gonne da sfilare in tutta fretta, calze che si smagliano e mutande che volano via come passerotti. La lontananza ha ravvivato il fuoco della passione, ma vi scoccia ammettere quanto vi è mancato. Così ce l’avete messa tutta per apparire fredde e distaccate. Non avete indossato quella mini troppo corta, né quella blusa troppo scollata. Vi siete sforzate di non pensare al suo odore o al tocco delle sue mani. Siete perfino riuscite a starvene buone, sedute sul divano, mentre lui finiva di guardare ControCampo. Ma approfittando di uno stacco pubblicitario lui vi ha sfiorato il collo, una delle vostre zone erogene, prima delicatamente, poi con un vigore da unno che lasciava intravedere tutto il desiderio. Allora vi siete saltati addosso reciprocamente ,e avete raggiunto in fretta la camera da letto, dove un esplosione di sensi vi ha tenuto compagnia fino al culmine dell’orgasmo. Il sesso è stato fantastico. Lui è stato fantastico. Peccato che sul finale vi spari a bruciapelo la domanda… Cara, ti è piaciuto?

Il Cunnilingus: Cos’è?

Il cunnilingus, ovvero il sesso orale praticato da un uomo ad una donna, è una pratica sessuale diffusissima (e divertente, mi verrebbe da aggiungere), e in alcuni paesi – come gli Stati Uniti – il numero di donne che pratica la fellatio, cioè il sesso orale in cui il protagonista è il sesso maschile, (la “variante sessuale” più diffusa), è quasi equivalente al numero di uomini che pratica il cunnilingus.

Il sesso orale è stato considerato un tabù in gran parte delle nazioni occidentali sin dall’inizio del Medio Evo, in particolare a causa dello stretto ed esclusivo nesso fra sessualità e procreazione, imposto dal cristianesimo di quell’epoca. In funzione di questa connessione, ogni altro tipo di sessualità, non collegata alla riproduzione, risultava quindi impura e perciò severamente proibita.

Grazie al cielo oggi le cose sono completamente diverse anche se a volte questa pratica intimorisce i maschietti. Non tutti gli uomini avvicinano in modo disinvolto il proprio viso alla sessualità femminile, forse per paura di fare brutte figure, o forse per l’odore. Viceversa anche le donne a volte hanno paura di non essere apprezzate dal partner, di non essere abbastanza attraenti; e da qui parte spesso il disagio nei confronti del proprio sesso.

Mettiamola come volete, di qualsiasi pratica orale stiamo parlando (fellatio, deep throating, facesitting, sessantanove, anilingus e, appunto, cunnilingus), ci vuole una perfetta igiene intima.

L’uomo con tutta la delicatezza di questo mondo deve accarezzare la donna, accarezzare il sesso, con dolci baci dati con delle labbra delicatamente inumidite, carezze date con lo sguardo, voglia fatta trapelare dal respiro. Lentamente, delicatamente avvicinarsi alle gambe della partner (significherà non guardarla negli occhi), comunicando in ogni mossa la propria disponibilità e confidenza con quello che si sta facendo. Lei si rilasserà. E inizia la fase dell’intimità reale.