Penthouse fallisce, e porta con se nell’oblio una vera e propria epoca. Quello dei paginoni patinati, del porno vecchio stampo, dell’eccitazione cartacea e dell’auterotismo nascosto da un paginone centrale. A quanto pare il porno web ha vinto.
Penthouse fallisce, e porta con se nell’oblio una vera e propria epoca. Quello dei paginoni patinati, del porno vecchio stampo, dell’eccitazione cartacea e dell’auterotismo nascosto da un paginone centrale. A quanto pare il porno web ha vinto.
Ricordate Bob Guccione, il re della rivista soft-porno Penthouse? Scomparso nell’ottobre 2010, il personaggio rivive adesso nelle immagini del documentario ‘Filthy Gorgeous’ curato dal regista Barry Avrich.
Un progetto fortemente voluto da Avrich. Il motivo: il papà di Penthouse è sempre stato visto solo in una dimensione, ma in realtà era un uomo dai mille volti e dalle numerose anime. Perché dunque non esplorarle?
La star di film per adulti Bree Olson, nota anche come una delle Goddess di Charlie Sheen, è di nuovo sulla cresta dell’onda. Infatti poche settimane dopo aver lasciato il circo itinerante dell’attore, ovvero la tournée del Violent Torpedo of Truth, Bree ha fatto ritorno al suo vecchio amore, cioè Penthouse, conquistando la copertina di Maggio 2011. E il servizio all’interno promette di essere davvero hot. Infatti Bree Olson si è lasciata andare ad effusioni lesbo con la modella Ash Hollywood, e le due bionde, insieme, sono davvero eccitanti.
Gia “Pet of the month” nel 2008, adesso la bionda pornostar sembra essere tornata al successo proprio grazie alla sua relazione con il ragazzaccio di Hollywood. Infatti proprio la copertina di Penthouse recita Charlie Undercover Angel, per sottolineare ancora una volta il legame tra Bree Olson e Charlie Sheen. Un legame che la stessa Bree sembra restia a spezzare.
Chiunque voglia godere di pornografia 3D, potrà adesso usufruire del primo canale satellitare che trasmette contenuti erotici di questo tipo in chiaro. Si tratta di contenuti visibili dalle 23 alle 5 del mattino presso il circuito satellitare Astra.
In un momento in cui ogni contenuto esclusivo e coperto da diritto d’autore viene mandato in onda, distribuito, reso disponibile solamente attraverso un pagamento, Penthouse, marchio storico dell’intrattenimento per adulti, va controcorrente e decide di sviluppare un progetto di tipo gratuito.
Nemmeno la morte di Bob Guccione ha fermato Penthouse, che torna anche quest’anno con il suo calendario. 12 modelle hot che faranno la gioia dei lettori di Cooletto.
Naturalmente non vi aspettate l’eleganza e la classe di un calendario Pirelli, ma nemmeno l’erotismo chic di Playboy. Qua siamo a Penthouse, dove la sostanza conta di più della forma.
Curve mozzafiato, topless, e finte bionde come se piovesse, per un calendario sempre fedele alla tradizione di Penthouse.
L’America dà l’addio in queste ore a Bob Guccione, il fondatore di Penthouse. Un personaggio eccentrico la cui vita è stata caratterizzata da ombre, crisi, riprese.
Nato a Brooklyn da una famiglia cattolica di origini siciliane e tentato a un certo punto dal sacerdozio, oltre a Penthouse Guccione lanciò una serie di riviste di tutt’altro genere. In primo luogo quella di scienza Omni, oltre a Forum, Variations e Penthouse Letters.
Bob Guccione, il fondatore della rivista Penthouse, si è spento questo mercoledì all’età di 79 anni. Secondo una dichiarazione della sua famiglia, Guccione era da tempo malato di cancro. Con lui si chiude l’epoca d’oro della pornografia, poiché lo stesso Guccione era un po’ il simbolo dell’hard “duro e puro”, meno sofisticato, insomma, di quello che campeggiava sulla rivista concorrente Playboy diretta dall’amico/rivale Hugh Hefner.
Infatti la rivista Penthouse, da lui fondata nel 1965, era una specie di lontano parente trash di Playboy. Se per Playboy si spogliavano le dive del cinema e ci scrivevano nomi famosi, ad attirare i lettori di Penthouse non era il gossip pruriginoso ma il sesso, nella sua forma pura (e soprattutto impura). Anche Penthouse aveva dalla sua parte alcuni scrittori importanti, ma nessuno dei suoi abbonati ha mai affermato in maniera convincente di comprare la rivista solo per gli articoli. Naturalmente le foto di Penthouse erano meno glamour di quelle di Playboy, più crude ed esprimevano alla perfezione il “credo” di questo ragazzone newyorkese (ma di origini italiane) per niente timido o impacciato, che amava le belle donne, tutte quante, a dispetto della leggenda che lo racconta chiuso in seminario per buona parte della sua gioventù.
Hannah Hilton, la pornostar più famosa d’America, si spoglia per la rivista hard Penthouse. Capelli biondi, pelle perfetta e nudo integrale.
Volta pagina per la gallery tutta da scaricare.