Scrivere racconti erotici, gli errori da evitare

Ci sono tanti tipi di erotismo. C’è l’eros da guardare, l’eros da toccare, e naturalmente c’è l’eros da leggere tutto d’un fiato, sui libri e sui racconti erotici. Scrivere un racconto erotico non è molto diverso dallo scrivere un racconto tradizionale. Non ci sono regole da seguire, basta lasciarsi andare con la fantasia. Ma vista la particolare materia narrativa, con i racconti erotici è più facile cadere nella trappola dei cliché.

Sulla base della mia esperienza ho individuato tre errori che sarebbe meglio evitare quando si vuole scrivere un racconto erotico: le metafore, i termini medici e il sesso stile porno.

Washington Square Romance, un viaggio erotico tra New York, Dublino, Parigi e Londra

Washington Square Romance è l’ultima fatica di Maxim Jakubowski, autore di spicco della letteratura erotica inglese, uno scrittore audace con una forte predilezione per le storie d’amore clandestine. La passione, già così violenta per natura, raggiunge picchi ancora più elevati perché senza futuro, destinata a consumarsi in stanze d’albergo disseminate per il mondo. L’effetto è quello di un tumultuoso viaggio erotico, dove il sesso tocca punte estreme e l’amore può portare alla rovina.

Jakubowski porta i suoi lettori in un viaggio in quattro città molto diverse: Londra, Parigi, New York e Dublino. In tutte, vediamo le vittime dell’amore e del desiderio mentre combattono in un vortice di emozioni e sessualità in storie spesso toccanti. Violento, romantico, triste, sexy.

Jakubowski non risparmia al lettore le emozioni e la crudezza della vita, fatta di turbamenti e sfrenatezze che altri scrittori erotici preferiscono lasciare ai margini del libro, forse per timore di turbare gli animi sensibili delle lettrici.

Nasce la casa editrice Lite, vuoi cimentarti nella scrittura erotica?

Il mercato dell’editoria erotica si amplia e da spazio ad un nuovo interlocutore davvero interessante e frizzante: la Lite, Un gioco di parole (lite è uno slang americano che spesso sostituisce la parola letteratura, ma anche il termine“light”, leggero, n.d.r)che rende sicuramente l’idea e che racconta in parte questa sensazione di freschezza che si ha scorrendo il curriculum e le richieste di questa nuova casa editrice per ebook.

Baciami, un magazine che mette d’accordo eros e racconti

Non è facile scrivere una recensione per una rivista erotica. Con i libri, la faccenda è più semplice, perché tutto si concentra sulla storia, sulla narrazione. Con le riviste invece bisogna tenere presente anche l’aspetto grafico, che fa da collante. Come nel caso di Baciami, un nuovo nuovo magazine erotico che unisce storie e foto piccanti.

Ma forse è sbagliato parlare di Baciami come di un magazine. Il nome più appropriato per definire un prodotto del genere è “raccolta”. Perciò dimenticate Playboy, Penthouse, e i giornaletti for men’s only, e avvicinatevi alle pagine di baciami proprio come se si trattasse di un libro, ma illustrato.

Racconti Erotici: Bello

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Se al posto tuo ci fosse un altro, per descriverlo userei parole come “affascinante” o “intrigante”. Parole che non significano niente, e che alla fine uso solo per prendere in giro chi pensa di avere qualcosa da dire, o da dimostrare. Invece, tu per me sei “bello”. Bello da qualsiasi punto di vista io ti guardi, bello sotto ogni angolazione, di fronte o di profilo, illuminato dalla luce o perso nel buio di una tenda spessa un dito. Bello quando ti muovi nel sonno, bello quando ti alzi e resti per un attimo al centro della stanza, nudo, immobile, coi segni del cuscino ancora sulla faccia. Bello quando vai a pisciare e lasci la porta aperta, perchè in fondo non te ne frega niente del pudore, o della privacy, o di me.

Io non cambio idea facilmente, questo l’hai imparato col tempo, e l’hai imparato a tue spese. Oggi ne porti i segni, domani ne andrai addirittura fiero. Io sono quella piccola ruga che si nasconde sotto il tuo occhio sinistro, io sono la novità, il mistero, il pericolo che cercavi. Io sono il corpo che scavi con la mente, con le mani, con la lingua. Sono la bocca semi aperta che cerca la tua pelle, sono il morso che ti blocca alla gola, sono il pugno che ti ha colpito quando non te l’aspettavi. Sono il corpo che vorresti raccontare, se prima avessi imparato a leggere. Ma la grammatica non ti interessa, e puntualmente chiudi gli occhi sulle avvertenze e precauzioni d’uso che sono scritti sulla mia pelle. Io sono l’effetto indesiderato.

Un libro per dire, fare, l’amore

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Devo ammettere che non ho mai nutrito molta simpatia né per i libri autoprodotti, né per gli autori che si nascondono dietro uno pseudonimo, per due motivi. Il primo si basa sulla costatazione che molte autoproduzioni letterarie sono caratterizzate da una bassa qualità di scrittura. Il secondo, invece, è più squisitamente personale. Anche io scrivo, e su ogni racconto o romanzo, bello o brutto, ci ho sempre “messo la faccia”, insomma la mia firma, nero su bianco. Ma per ogni cosa c’è sempre l’eccezione che conferma la regola, come nel caso di questo piccolo, prezioso libro dal titolo “Dire, fare l’amore”. L’autore si chiama Marco, ma in rete è più conosciuto come Inachis Io.

Inachis Io è il nickname di un professionista dell’editoria, uno di quelli che chiameremo “addetti al settore”, uno che narra di desideri forse incompatibili con l’immagine seria di chi lavora in campo editoriale. Inachis Io, infatti, è anche il nome di una farfalla, simbolo di leggiadria e libertà. Proprio la libertà, intesa come respiro ampio dell’Eros, è il filo conduttore delle storie che compongono “Dire, fare l’amore”, frizzanti racconti post-erotici nati sull’omonimo blog dell’autore.

Racconti erotici: Pensiero di una notte

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ci sono destini, inclini e reclini. Ombre che non cessano di castità, di sovrano apice di desiderio. Osservo le mie mani, ricordo le tue mani. Ti aspetto, sei qui, o forse è la tua ombra, la mia immaginazione. Forse sono sincera al mio orgoglio di donna. Ti sento, il tuo tocco che esplora il mio corpo, la tua bocca che adora le mie mani.

Gocce erotiche di sintonia, di armonia. Le carezze si fanno istintive e profonde. I tuoi baci colgono l’istante come un punto alla mia fine. Godo di realtà, della sinfonia che tu mi doni. I miei movimenti non rimangono sterili al tuo giungere. Come un telegramma di pensieri, ho flash in testa di desideri. Stop.

Le Confessioni di Agent Provocateur

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Confessioni (Tea Edizioni) è il secondo libro mandato alle stampe da Agent Provocateur, il noto brand di lingerie erotica. Il libro è una collezione di storie erotiche scritte dai migliori talenti della narrativa inglese del genere. Racconti coinvolgenti e spregiudicati, dove la donna è unica e indiscussa protagonista. I racconti esplorano le aspirazioni sessuali di una donna forte, sexy e provocante, una donna insomma che è un po’ il simbolo di Agent Provocateur. E proprio nel tipico stile Agent Provocateur, il sesso viene portato fuori dalla camera da letto, e fatto sfilare sfacciatamente davanti a noi, in modo tale che non possiamo evitarlo, neanche se volessimo.

I racconti di Confessioni esplorano una gamma molto varia dell’erotismo moderno. Da “Rituale”, un ritratto della passione illecita, passiamo a “Paura del buio”, un racconto erotico di strane esperienze che si svolge tutto in una stanza buia, fino a “Controllo”, resoconto dettagliato di un amplesso fatto in luogo pubblico, in questo caso una discoteca piena di gente.

Racconti erotici: Visioni Lesbo

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Mi lasci entrare senza curarti neanche di guardarmi in faccia, davvero lodevole il tuo egoismo. Avevi troppe cose da fare, nervosamente cercavi qualcosa che non riuscivo a identificare. Distrattamente ti curavi solo di te stessa. Il mio cameraman già ti odiava prima di arrivare, ora ti aveva proprio messo la croce. Io sono sempre stata una persona che si adatta alle situazioni, ma non essere considerata mi irritava parecchio. D’un tratto ti metti a sorseggiare il caffè guardandoti allo specchio e ti volti verso di noi, rispettivamente intervistatrice e l’operatore della camera fatale.

Mi guardi per un pò e poi dici “Non sapevo che le giornaliste fossero così belle”, rivolgendoti a me. Io faccio finta di nulla e preparo il campo di azione con il mio collaboratore. Tu rimani in piedi a guardare e poi ti siedi sul divano, invitandomi di venire lì vicino per farti le domande. Una scrittrice come te bisogna saperla domare ma io ho la tranquillità in corpo, sempre e comunque.

Racconti erotici: Contraddizioni Sexiste

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Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Me ne stavo tranquilla, a fare il mio lavoro liturgico di catturare impressioni. Quando ricordo Fabio mi vengono i brividi. Io sono solo una giornalista che cerca di scrivere articoli interessanti e di avere una lode in merito, ma ancora la strada è tanta da fare. Fabio è un mio collega, un ragazzo alto più o meno 1 e 80, moro, occhi scuri, belle labbra e magro. Non so se abbia un fisico muscoloso, indossa sempre camicia, giacca e cravatta con pantaloni e scarpe nere. Non si intravede un minimo di pancetta, quindi suppongo che abbia un fisico comunque bello da vedere e toccare. Non mi sono mai piaciuti i bellocci e perfetti, ma lui mi ispira tanto sesso e sinceramente sono 4 mesi che sto a secco e per me è tanto.

Io sono alta 1 e 70 circa, i miei capelli sono lunghi castani e lisci, i miei occhi riflettono di colore azzurro. Sono magra con una seconda di seno. A me piacciono le mie tettine proporzionate al mio fisico.
Fabio è molto schivo, non ci vediamo sempre, lui è spesso in giro , io sempre in ufficio. Non so se sia fidanzato. A me piace molto. Sono timida e cerco di farmi accorgere. Spesso quando lo vedo mi bagno, è una sensazione di rilassamento proficuo, teso a cospargere versi di volere un qualcosa che per ora non c’è.