Racconti erotici: Libertà Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Mi ero riscoperta selvaggia e malvagia nei confronti del mio animo sessuale. Sentivo che il mio corpo lasciava onde di gocce alterne, come se qualcosa dovesse inondare il mio spazio, ed io avrei nuotato nell’acqua che mi avrebbe bagnata. Mi sentivo aggressiva e pericolosa, sono stupita delle mie stesse azioni ma non ho paura, non ho timore di agire, perchè io sono così, istantanea alla scoperta. Alla festa c’erano tutti e due, lui e lei, che mi cercavano, che erano lì per me, per rivolgere atteggiamenti opachi di infermità. Volete cogliere il mio senso? Sarete puniti per volervi avvicinare a me, sono selvaggia e maldestra, calma e sfinita, semplice e complicata nella mia particolare esistenza. Lui cercava l’attesa, lei viene incontro alla mia tolleranza e mi bacia infinita di orgoglio. Ho la sensazione di essere allagata, stordita d’un tratto e di ritrovarmi sola, con solo il buio intorno.

Racconti erotici: Istinto Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Apro la porta, non ti aspettavo e mai avrei voluto farlo. Rimani lì in piedi davanti a me, che sono vestita di indumenti fino al collo, ricordi che non amo il freddo? Cosa c’è, che sei venuto a fare? Vorrei spazzarti via dalla mia mente, dai miei sogni, dalla mia visceralità, vorrei non averti mai incontrato nel mio percorso di vita. Inizi a parlare tra il buio di un pianerottolo e l’eco dello spazio. A bassa voce mi stai ancora corteggiando, risvegli quell’istinto che tu hai forza di attirare.

Ho voglia di distruggerti, di farti male con le mie stesse mani. Ho voglia di fare sesso con te, di una continuità che non immagini…Dovevo stare attenta a non farmi toccare o il freddo mi avrebbe abbandonata. Cerchi di avvicinarti, ma io vorrei evitare la tua presenza e decisa ti dico di sparire. Tu sai leggermi negli occhi e cerchi le mie debolezze, tu conosci troppo di me.

Racconti erotici: Corde Sexiste

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti ” di Miss Lucy

Cosa fai, mi guardi? Osservi la mia dimestichezza nel crocifiggerti? Una spina sa fare male con il suo sangue e tu, sei lì immobile e dolente. Adoro gli occhi, li guarderei all’infinito, è un mio debole, un mio punto… debole. Sei la mia schiava e io sono schiava di te. Due donne conturbanti nel diventare, possono solo sconfiggere cieli che non hanno più colore. Non ti lamenti dei miei legamenti, ti piace quando non riesci più a muoverti, ma ancora puoi farlo. Hai le gambe aperte, come sintomo di rifugio, che vuoi da me. Ho deciso di non godere di te, anche se la voglia che preme è tanta. L’uccello vola anche quando non ha ali. Non togliamo lo sguardo al di fuori del nostro spazio, lo spazio calcolato dalle pupille. Tu vuoi essere toccata da me, ma non ti lascio vincere. Voglio ancora restare con la mia immaginazione di averti già assaggiata.

Racconti erotici: Schiavo e padrona sexista

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E’ implacabile ormeggiare di stile come fai tu con il tuo buio, e non puoi aver paura di cadere inondando la luce. Ora sono tenera di impavidi e luridi sorsi, quelli che ritrovano la quiete in un brillar di attesa. Ci piace il gioco dello schiavo e padrona, ci diverte infliggere lame di virtù. Sono sintomi e schegge che si lasciano intimorire. Sono degna della tua nullità, uomo che niente vali e non meriti gloria e peccato. Sei a terra sotto di me e baci i miei alti tacchi. Ti calpesto perchè sei un’infame dignità che gode a soffrire. L’erotismo è estremo quando il tempo morde, quando le ombre non hanno richiami di lividi. Ora alterno il mio peso al tuo, appagata è la mia saggezza al tuo respirare. Non muoverti finchè non te lo dico io, devi ubbidire e non emettere suoni. Vuoi essere umiliato e distrutto, perchè inferiore tu sei, inferiore sempre sarai. Il mio orgoglio di donna ti lascia segni di dominanza, la mia padronanza che infetta il tuo stato.

Racconti erotici: Il Giorno Blu – tratto da “Il Diario di una Sexista”

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(scritto alle ore 23 e 32) Il giorno non esiste.

Oggi è il giorno blu, quello che sa di colore cupo, oscuro, tra la noia e la banalità. Mi sono svegliata presto, amareggiata dal sogno notturno e la prima veglia è stato il mio amato caffè che lento si apprestava a disfarsi di me. Ho sempre la mia casa buia, come un eclettico sfregio che mi circonda di doni e ogni giorno mi presenta ai colori che vedo fuori. Non amo molto la luce, solo quella della speranza vorrei sempre vedere. Appena ho il caffè pronto, mi siedo a sostare. Lo faccio raffreddare, non mi piace molto caldo. Amo il calore di altre cose. Oggi è il giorno blu, è un altro giorno Sexista.

Mi sono resa conto di essere Sexista, troppo tardi, ma ne sono felice, ne sto assaporando il piacere. Io sono gelosa del mio corpo, ne acclamo l’incanto solo quando schivo la mia sessualità. Una Sexista non ha mai un corpo perfetto, le imperfezioni sono stupende beltà. Io sono una semplice complessità. Stamattina mi è venuto in mente l’incontro di stanotte, un tizio che aveva timore di parlare con me dopo che aveva saputo che scrivevo racconti erotici. Ma perchè tanto timore? Mica do lezioni di sesso, ne parlo solo. E’ tutta una questione mentale, se ci si blocca lì è la fine. I minuti traboccano da vasi di sogni, siamo noi a infrangerne il profumo. Oggi sapevo cosa dovevo fare. Nel primo pomeriggio c’era l’incontro con Sam, in italiano Samuele. Amo storpiare nomi che a me rendono facile la vita e la pronuncia.

Io non ricordo mai i nomi ma l’odore si.

Racconti erotici: Triangolo Sexista

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Piena di se fltrava con il suo ragazzo. Belli e sensuali negli andamenti, mi avvicino e cerco di mostrarmi. Erano seduti in un tavolo appartato, forse per cogliere un pò di intimità, ed io ero li davanti a loro in un altro angolo. Mi attraevano molto, tutti e due, ed ero stata notata. Tra un sorriso e l’altro mi invitano al loro tavolo, facendomi sedere in mezzo. Iniziamo a parlare, mentre lei fa scendere la sua mano sotto la mia gonna e lui avvicinandosi, tenta di baciarmi e ci riesce. Un fuoco percepisco dentro di me e la determinazione non sarà più salva. Lei istintiva e distinta, infila le sua dita dentro la mia “Testa Rossa” e ne assapora il bagnato. Lui continua a baciarmi e mi accarezza i seni. Disinvolti del momento, io ero furiosa del mio cedimento. Mi propongono di andare a casa loro e io accetto.

Racconti erotici: Tradimento Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non avevo mai tradito il mio ragazzo, ma quella volta il peccato mi indusse a mentire. Il mio fidanzato aveva un amico molto intrigante e mi attraeva tantissimo, e neanche a lui sembrava dispiacere le mie attenzioni. Una sera, alla fine di un concerto, il mio ragazzo riporta altri suoi amici a casa, con la sua auto, e mi dice di andare con Marco, dato che abitavamo sulla stessa via del ritorno alla meta. Io già ero una scintilla e in preda a un fuoco di litigio e inganno verso di me. Sapevo che se ci avesse provato non mi sarei tirata indietro. Avevo un vestitino corto e le bretelle che modellavano i miei seni. Lui con i pantaloni stretti lasciava intravedere un pacco regalo che avrebbe reso felice la mia instabilità.

Racconti erotici: Una Sexista per due

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non lo avevo mai fatto con due uomini insieme, ma volevo provare. Ho scelto due uomini maturi dai quaranta ai cinquant’anni. Ho un debole per le persone più grandi di me. E’ come se stavolta volessi dipingere un soffitto e raggiungere l’alto senza una scala di appoggio. Vengono a casa mia e tra una chiacchiera e l’altra, iniziamo a spogliarci. All’improvviso ho più mani sul mio corpo, e due bocche che mi baciano e leccano ovunque. Mi piaceva già parecchio il momento, la vista non era poi cosi offuscata. Uno giocava con i miei capezzoli e l’altro era arrivato già alla mia “Testa Rossa”…

Intanto io accarezzavo il duro di uno di loro.

Racconti erotici: Dominatrici Sexiste (Seconda e ultima parte)

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(continua daDominatrici Sexiste (Parte I)

La flessibilità che hanno i nostri occhi, non accetta nessuna forma di creato, ci si avvolge in segreti che solo io e lei possiamo intuire. Il nostro peccato ci illumina di un volere reciproco, che esclude qualsiasi altro tipo di pensiero, spazio e tempo. Le due mistress sono lì a cullare un’assurda e profonda sacralità. Esploro il corpo di lei con i miei tocchi, i miei morsi, le mie carezze, i miei baci. Non mi sarei mai permessa di fare qualcosa che potesse infastidirla, la sua pelle è il mio stimolto di piacere. In quel momento tutto si ferma, solo noi abbiamo senso. I nostri odori devono fondersi di perplessità. I suoi tatuaggi adoravano i miei e dopo il lungo mio presagio incantato, arrivo alla sua bocca, quelle labbra che ho lasciato al tempo, ma che ora vorrei assaggiarne il sapore. I nostri sguardi danno brividi di follia, di pazza voglia di possederci. Ci baciamo di intima onestà, con uno struggente trasporto nel muoverci. Non sento più i minuti, non ascolto più il miraggio, evito di sostenere il cambiamento. Lo schiavo osserva e divora i nostri emendamenti.

Racconti erotici: Dominatrici Sexiste (Parte I)

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Un taglio alla gola avrei preferito stasera, pugnali taglienti di quelli che mi piacciono corteggiare. Aspettavo lui e lei… Ho fatto arrivare prima il mio schiavo, volevo evitare di restare sola con lei, si è creata troppa sintonia e arrivate a questo punto non riesco più a resistere a certe sensazioni. Lei è una Mistress come me, ma ama di più le armi, io gioco con le mie spade. Due Mistress non possono andare d’accordo, ma noi si e forse anche troppo. Lui è il nostro schiavo, quello che trafigge il nostro sudore, il testimone di un’esplosione di paura. Io divento aggressiva quando non ho maschere. Io non ho mai maschere, ma le amo. Una cera sciolta è una candela che muore? Per me è un inizio di un finire. Lui arriva di costanza e poco dopo si presenta lei, di una possenza dannata e decisa, come la fragilità che si sente persa e accudita. L’attrazione che ci avvolge è una miscela di acuti abbagli, semplici sospiri che soffochiamo. Lei rende tutto più difficile. I nostri sguardi non smettono un istante di incrociarsi, abbiamo voglia l’una dell’altra. Iniziamo a punire un pò il nostro schiavetto, senza sfiorarci. Lui, è nudo di istanti e eccitato di essere umiliato da due vere Mistress.