Racconti erotici: Il tempo colpisce ancora (Ultima parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

(Segue dalla Prima Parte)

Il libro in quel momento non esisteva più, cade a terra chiuso dei suoi contenuti e significati. Inizio ad accarezzarla cercando di scoprire delicatamente il suo corpo, mentre lei attua movimenti di estremo piacere al mio tocco. Sentire la sua pelle mi mandava in delirio e l’ho inondata dei miei baci e carezze in tutto il corpo, ora avevo preso in mano la situazione. Le tolgo il vestito attraente che aveva mostrato e mi dedico ad apprezzare il suo collo e il suo seno. Le alzo le braccia, alterno baci sulle sue labbra e sento i nostri respiri concedersi in affanno.

Le lego i polsi al letto e le bendo gli occhi, lei mi guarda stupìta, è una che ha sempre tutto sotto controllo, ma in quel momento doveva solo lasciarsi andare… Legata e bendata inizio il mio gioco di infinita sensualità. Mi spoglio e avvicino la mia nudità alla sua e modello ogni suo centimetro senza fretta. I suoi gemiti si fanno più sentiti e andiamo in delirio in un vortice forsennato di godere, la penetro con le mie dita e spingo nel possederla. Appagate da tanta maestosità arriviamo insieme all’orgasmo, con definizioni che non hanno andamento.

Racconti erotici: Il tempo colpisce ancora (Prima Parte)

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

La conosco da tempo, ci scriviamo e ci siamo viste alcune volte nelle mie visite di lavoro nella sua città. Lei è una modella, io una giornalista e una volta l’ho anche intervistata. Mi sfuggiva capire il suo legame per me e ne fuggivo al fuggire. Lei è indubbiamente una bellissima donna e molto intelligente, e stranamente le nostre conversazioni sono più rivolte all’arte che ad altro. Dialogo con tutti ma sono anche molto schiva, ho paura a relazionarmi con gli altri e non sono invadente. In passato ero quella che faceva sempre il primo passo, anche ora ne faccio, ma indietro, o per niente o mi blocco. Lei sembrava essere molto interessata a me, ma non me ne curavo. Non credo che nessuno sapesse che fosse lesbica, ma neanche io lo sapevo. Era sempre circondata da uomini, mi attraeva la sua determinazione di donna, e la sua estrema sensualità e femminilità.

Mi invita a una festa dove lei istalla anche una performance da cubista con un finale mirato a effusioni lesbo con un’altra ballerina. Io stavo plagiando il mio stato con il mio amato whiskey, e notavo che lei mi cercava con lo sguardo, forse anche per essere sicura che notassi la sua provocazione. Mi trovo a parlare con due tipi molto eleganti, e mi distraggo nell’attenzione. Non mi stavo divertendo e me ne sarei andata non appena qualcuno avesse messo un punto alla conversazione, ma vedendo che nessuno lo faceva, mi sono mostrata io a chiudere il discorso. Composta nella mia educazione, vado a salutarla, ringraziandola dell’invito, lei appare infastidita e nervosa e cerca di trattenermi. Io me ne vado. Mi segue all’uscita e inizia a parlare, irritata del mio comportamento, del fatto che non colgo il suo egocentrismo, il suo sedurmi e il non rispettare il suo essere donna. Stava esagerando, forse da me si aspettava un corteggiamento, o qualche segnale, e io davo solo fumo. Se ne va, me ne vado.

Racconti erotici: Attimi e istanti

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere, ma in realtà io non mi aspetto mai niente. Vederli come una luce acclamata da tempo, lì davanti a me e accorgemene piano piano. E’ un osannare impressioni che non ti fanno capire e di istinto si animano a reagire. Troppi vortici insieme hanno affiancato il mio sussuro al destino. Lui, lei, due animi quasi in un unico intero, due vivaci sospiri in un’unica luce. Sto impazzendo, ma che mi succede? A me, proprio a me, sempre pronta sulla difensiva, a proteggere la mia incredulità, dove gioco con attimi e istanti, e mi avvicino e mi allontano con la stessa facilità. Lei emana bellezza e sintonia che da tempo non sentivo e lui stimola la mia mente. Le loro mani, perfette per una donna e un uomo mi hanno nutrita del mio piacere. Gli sguardi a volte sono incantesimi pronti al venire, dove gli schemi e il pensare non hanno più spazio, se non di infinito rifugio.

Racconti erotici: Orgasmo da Poker

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Ero lì seduta a “bluffare”, con te davanti che rispecchiavi il mio utile avversario, un fucile da far scoppiare nel gioco. Mi piace vedere che cadi nella mia rete, avevamo dei conti da saldare a fine partita. Ora sono diletta al gioco con professione e circostanza, la mia abilità è una tecnica da temere e mai da capire. Istintiva e provocatrice colgo i giusti momenti a illudere chi mi circonda, avevo carte proibite, come la mia mente astuta a mentire. Ora tocca a te, l’ultima mano per scoprire la realtà del mio gioco, io sono una che partecipa per vincere, io sono una che vince, sempre… Non ti accorgi che non sei concentrato al gioco, restiamo solo io e te, nell’ultimo “testa a testa”, rassegnati perchè ora perdi, ma puoi vincere dopo.

Racconti erotici: Quasi trasparente

Sono quasi tentata di svegliarti lo sai? Solo per ridere della tua reazione nel vedermi ancora qui, nuda ai piedi del letto, seduta con le gambe incrociate come un piccolo gargoyle. Sono più che mai convinta, che il ricordo della bella scopata che ancora trattieni nelle ossa, non t’impedirebbe di provare verso di me un odio profondo.
Stupido borghese qualunquista.
Io sono qui, come un pugno di sale buttato sulle tue ferite. Perché se fossi andata via, se avessi raccattato i miei stracci per saltare sul primo treno diretto a casa, ti avrei reso le cose troppo facili. Ma io non ho nessuna intenzione di renderti le cose facili.
Io voglio farti male nel ricordo. Voglio farti male con la mia presenza, in questo letto sporco. Voglio che tu adesso apra gli occhi e mi guardi, con lo stupore di chi non sa, non capisce, come diavolo ha fatto a cacciarsi in questa situazione. Voglio guidare i tuoi sensi di colpa nella direzione che più mi aggrada. Voglio godermi la tua faccia, quando ti accorgerai di cosa ho fatto.
La tua pelle è bianca, quasi trasparente, e porta con sé tutti i segni che la vita ti ha lasciato. Cicatrici più o meno indelebili di amori finiti, e situazioni complicate, senza via di scampo. Ma stanotte la mia lingua ha lavato via le tracce delle donne che hai avuto e che hai perso, le mie unghie sono affondate nella tua schiena, i miei denti si sono stretti attorno alle tue labbra, le mie gambe hanno cercato il tuo cazzo come mai nessuna ha fatto prima. Non te l’aspettavi, vero?

Racconti erotici: Miss Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Stavo firmando autografi e conosco un mio fan, un giornalista pazzo per le mie parole. Era molto educato e ironico, una persona che non tira discorsi scontati, ma destreggia il punto. Mi offre un aperitivo e io ammiravo la sua eleganza nel suo fare e ci immergiamo in discorsi di poesia. Mi accompagna in hotel e io da scenica provocatrice gli porgo l’intesa di seguirmi. Mi sentivo leggera e delicata e quella sera avevo una sensazione di purezza. Entriamo in camera, lo guardo di intensità e mi avvicino toccando le sue labbra con le mie, mi piaceva il suo sapore e iniziamo a giocare con la nostra lingua. Lui mi stringe a se prendendomi i fianchi, con tocco deciso da cacciatore che cattura la sua preda. E’ difficile stupirmi, lui c’era riuscito con estrema morbidezza.

Racconti erotici: Istinto Sexista

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti” di Miss Lucy

Apro la porta, non ti aspettavo e mai avrei voluto farlo. Rimani lì in piedi davanti a me, che sono vestita di indumenti fino al collo, ricordi che non amo il freddo? Cosa c’è, che sei venuto a fare? Vorrei spazzarti via dalla mia mente, dai miei sogni, dalla mia visceralità, vorrei non averti mai incontrato nel mio percorso di vita. Inizi a parlare tra il buio di un pianerottolo e l’eco dello spazio. A bassa voce mi stai ancora corteggiando, risvegli quell’istinto che tu hai forza di attirare.

Ho voglia di distruggerti, di farti male con le mie stesse mani. Ho voglia di fare sesso con te, di una continuità che non immagini…Dovevo stare attenta a non farmi toccare o il freddo mi avrebbe abbandonata. Cerchi di avvicinarti, ma io vorrei evitare la tua presenza e decisa ti dico di sparire. Tu sai leggermi negli occhi e cerchi le mie debolezze, tu conosci troppo di me.

Racconti erotici: Corde Sexiste

Appuntamento ogni domenica e lunedì con i “Racconti Sexisti ” di Miss Lucy

Cosa fai, mi guardi? Osservi la mia dimestichezza nel crocifiggerti? Una spina sa fare male con il suo sangue e tu, sei lì immobile e dolente. Adoro gli occhi, li guarderei all’infinito, è un mio debole, un mio punto… debole. Sei la mia schiava e io sono schiava di te. Due donne conturbanti nel diventare, possono solo sconfiggere cieli che non hanno più colore. Non ti lamenti dei miei legamenti, ti piace quando non riesci più a muoverti, ma ancora puoi farlo. Hai le gambe aperte, come sintomo di rifugio, che vuoi da me. Ho deciso di non godere di te, anche se la voglia che preme è tanta. L’uccello vola anche quando non ha ali. Non togliamo lo sguardo al di fuori del nostro spazio, lo spazio calcolato dalle pupille. Tu vuoi essere toccata da me, ma non ti lascio vincere. Voglio ancora restare con la mia immaginazione di averti già assaggiata.