Rocco Siffredi

Rocco Siffredi ci ha abituato da tempo a uscite molto particolari. E saremmo ipocriti se dicessimo che non ci diverte o non ci fa piacere sentire ciò che puntualmente ha da dire attraverso le sue interviste. Questa volta “The Italian Stallion”, lo stallone italiano (così come viene soprannominato all’estero, n.d.r.) parla di donne, a partire dalla sua prima volta fino ad arrivare ai nostri giorni ed alle avance… subite.

Inarrestabile Rocco Siffredi. Nelle sale con “Matrimonio a Parigi”, il pornodivo 47enne ha rilasciato l’ennesima intervista. Questa volta a “Grazia”.

Il sesso è come lo sport, più lo fai più lo faresti. Il desiderio arriva perché mia moglie Rozsa è la donna che mi piace di più. Ma anche prima di lei è stato così. Ho avuto tre o quattro fidanzate serie, già facevo il pornoattore, eppure con loro la sera si faceva un sesso pazzesco. Sono stato lasciato da una ragazza inglese perché non reggeva i miei ritmi…

Un porno attore distrutto, ma per amore del lavoro questo è altro. La vita di Rocco Siffredi, in fondo, non è stata tutta rosa e fiori. E in un’intervista su Max, ha confessato tutti i problemi di salute avuti a causa delle posizioni rocambolesche che assume durante i film. Pronti allora a conoscere il bollettino medico?

In principio fu la moglie a parlare. Qualche giorno dopo, ecco Rocco Siffredi confessarsi. Sesso in primo piano ovviamente. Anzi, solo sesso.

Lo ammetto. Sono malato. Più di Michael Douglas: lui ha avuto disturbi per due mesi con Sharon Stone, io sono così da 27 anni. Che ci vado a fare dal sessuologo, dallo psicologo? Mi direbbero di chiudere con il lavoro. Non potrei mettermi a fare il regista. Sarebbe come dire a un alcolizzato di servire whisky al bar. Sono fissato totale.

Ammettiamolo: non deve essere facile ritrovarsi nei panni della moglie di un pornoattore come Rocco Siffredi. Ma Rosa, 39enne ungherese, ha voluto svelare alle pagine di Panorama i retroscena della loro storia, primo incontro compreso. E allora si scopre che:

Lavoravo come modella a Budapest e un giorno mi propongono di andare a Cannes per lavorare come hostess durante il festival del cinema porno. Arrivo in Francia dopo 16 ore di pullman e alla stazione mi ritrovo Rocco, spiritato, con una orribile tuta bordeaux, che mi dice: tu dormi nella mia villa.

Rocco Siffredi è la nostra pornostar più famosa. Il mito, l’irraggiungibile. Ed ancora una volta tramite in intervista riesce a scioccarci, raccontando particolari della sua vita ancora non noti al grande pubblico. Parlando con il mensile Flair, l’attore, che presto vedremo in un ruolo inconsueto rispetto alla sua carriera ha raccontato di essere stato vittima delle fantasie di un sacerdote quando era piccolo.

Rocco Siffredi: è forse l’italiano più famoso al mondo dopo Cristoforo Colombo, anche se in materia di esplorazioni, quelle del pornoattore italiano sono di tipo davvero differente rispetto a quelle del noto navigatore.

Parliamo di un attore particolare, in grado di esportare all’estero un’italianità forte, verace e davvero consistente: soprattutto per via delle dimensioni del suo pene, che se non considerate leggendarie, tradizione vuole che siano al di sopra della media dell’italiano medio.