XXXChurch: missione antiporno

Eccola qua, la chiesa che salverà tutti noi estimatori del porno dal finire bruciati all’inferno: parliamo della XXXChurch. Una chiesa nata on-line per salvare tutti coloro che cadono invischiati nella peccaminosa rete della pornografia.

Craig Gross, il fondatore, ha deciso di fare qualcosa contro “il problema che sta distruggendo le famiglie la chiesa”: la dipendenza da materiale hard.

Ovviamente l’uomo in questione ha scelto per il suo business un mezzo con il quale poter raggiungere ogni suo scopo, non solo religioso ma soprattutto economico. E le grandi case di produzione pornografiche al contempo approfittano di lui invitandolo alle maggiori convention sulla materia. Per quest’ ultime è un modo di pubblicizzare ancora di più la loro attività, mentre per lui rappresenta un’occasione di lavorare su veri e propri peccatori, nel luogo dove gli stessi si riuniscono.

Spiega Gross:

Noi non vogliamo solamente aiutare le persone nella Chiesa, ma vogliamo spargere la parola in tutto il mondo. Abbiamo presenziato a più di 60 manifestazioni in tutto il mondo. E siamo stati nuovamente invitati, perché non è fastidioso averci accanto. Non c’è nessuno come noi.

La domanda che nasce spontanea è la seguente: come reagiranno i religiosi davanti alle centinaia di sex toys disponibili, agli spettacoli sexy, alle esibizioni sadomaso e ad un proliferare così immenso di peni e vagine? Possibile che non siano tentati dal peccato?

Evitando di fare della facile ironia, possiamo ad ogni modo notare che quella che viene presentata come una chiesa dedita al salvataggio delle anime persesi nel mondo del porno, deve essersi fatta davvero molto più forte e pregna di profitti rispetto ciò che dice di essere: basta dare uno sguardo al sito ufficiale e si viene a scoprire come non solo il “potere” sia in mano ad un triunvirato composto dallo stesso Gross e da due donne, ma anche come il tutto si basa essenzialmente su una perfetta strategia di marketing in grado di portare profitti alla Chiesa e mantenerne costante il lavoro.

È evidente che tale iniziativa, più che allontanare dal porno, rende le persone ancora più sicure delle proprie scelte.

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